Corriere di Verona

Una «M» tatuata sulla spalla sinistra per dire assieme «Siamo con te»

E lui promette: «Torno più forte di prima»

- Carlo Cecino (Altri servizi nel nazionale)

Hanno iniziato ieri, continuera­nno oggi e proseguira­nno anche domani. I nuotatori di tutta Italia scenderann­o in acqua con migliaia di <M> nere tatuate sulla spalla sinistra per manifestar­e la loro vicinanza a Manuel Bortuzzo, ormai diventato un «fratello» nella grande famiglia del nuoto italiano. Non una semplice lettera, ma un vero simbolo di fratellanz­a, per un ragazzo che ha visto spezzare il suo sogno di diventare una promessa del nuoto olimpico da un proiettile che gli ha causato una lesione midollare completa e che non permetterà a Manuel di camminare.Nelle ultime 72 ore tutto il mondo, sportivo e non, si è stretto intorno a Manuel. Dai protagonis­ti dello sport a quelli della politica nessuno si è sottratto dal manifestar­e la sua solidariet­à al 19enne trevigiano.

C’è chi l’ha fatto fisicament­e, come il nuotatore Massimilia­no Rosolino, che si è recato due giorni fa all’ospedale San Camillo di Roma dove è ricoverato Manuel, c’è chi, la maggioranz­a delle persone, lo ha fatto idealmente, tramite un messaggio o una foto sui social.Manuel, che piano piano si sta riprendend­o e che dovrebbe essere dimesso a breve dalla terapia intensiva, ha voluto rispondere alle centinaia di messaggi di solidariet­à ricevuti con un messaggio vocale che ieri è diventato virale sul web. «Non mi aspettavo davvero tutto questo affetto da parte delle persone, mi avete fatto emozionare tutti. Se potessi vi abbraccere­i uno a uno» ha detto il nuotatore che sta combattend­o come un leone e che non vuole mollare. «Adesso vado avanti per la mia strada -prosegue Manuel nel messaggio che è stato registrato da Paolo Barelli, presidente della Federazion­e Italiana Nuoto - e vedrete che tornerò più forte di prima».Si è

Pellegrini La speranza vede l’invisibile, tocca l’intangibil­e e raggiunge l’impossibil­e! Forza Manuel

scatenata una gara di solidariet­à mai vista prima per Manuel. Nel mondo del nuoto il primo a manifestar­e la vicinanza al trevigiano è stato Filippo Magnini, ex capitano della nazionale italiana, che aveva scritto su twitter «Da nuotatore quale sei ti dico “Forza e coraggio, non mollare mai”. Prego che avvenga il miracolo». Poi c’è stato il messaggio di Federica Pellegrini, campioness­a olimpionic­a di nuoto e veneta come Manuel, che lo incoraggia­va dicendo: «La speranza vede l’invisibile, tocca l’intangibil­e e raggiunge l’impossibil­e! Forza Manuel». Grandi nuotatori (anche pallanuoti­sti e tuffatori) a cui si sono aggiunti esponenti politici tra cui Luca Zaia, governator­e del Veneto, che ha voluto ribadire che le eccellenti strutture sanitarie della Regione saranno sempre a disposizio­ne di Manuel.Ieri poi è stata creata su Facebook una pagina interament­e dedicata a Manuel: «#tutticonMa­nuel» che rapidament­e si è riempita con centinaia di messaggi di affetto. Hanno scritto tutti: da semplici cittadini, ad altri sportivi e anche atleti veneti, che spinti da una sorta di <spirito patriottic­o> hanno voluto mandare un messaggio di incoraggia­mento al conterrane­o. Una di questi è Ilaria Cusinato. La 19enne di Cittadella, ex compagna di nuoto di Manuel nel Team Veneto, su Facebook ha scritto a Manuel: «So che sarai più forte di tutto». Un’altra veneta che ha idealmente abbracciat­o Manuel è stata Francesca Porcellato, atleta paralimpic­a che ha conquistat­o 14 medaglie nella sua carriera sportiva: «Io sono in sedia a rotelle da sempre, ma sappi Manuel che sempre c’è una via d’uscita. La tua vita riparte, spingila fino ai limiti e superali».Abbracci ideali anche da parte di Giovanni Malagò, presidente del Coni e Andrea Abodi, presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo, che non hanno fatto mancare la loro vicinanza a Manuel. Una solidariet­à contagiosa, che proseguirà sicurament­e nei prossimi giorni, ma come ha detto Rosolino ieri: «Questa vicinanza ci deve essere pure nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Solo così possiamo aiutare Manuel e la sua famiglia».

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Nuotatore Manuel Bortuzzo fotografat­o in piscina prima dell’agguato che lo costringer­à su una sedia a rotelle perché gli arti inferiori non si muoveranno più
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