Hellas, gli innesti per cambiare ritmo Grosso cerca lo sprint nei nuovi volti
Faraoni, Vitale, Di Gaudio e Munari per far ripartire la corsa verso la A
Spazio ai nuovi per far cambiare ritmo all’Hellas. A gennaio, infatti, la società gialloblù ha investito per ritocccare la squadra.
Sono arrivati Davide Faraoni, Antonio Di Gaudio, Luigi Vitale e Gianni Munari. Operazioni finalizzate ad allargare le scelte possibili per Fabio Grosso e a rattoppare i problemi evidenziati in organico. Il caso è quello che riguarda Alessandro Crescenzi, la cui assenza, causata dall’infortunio alla caviglia sinistra accusato a metà dicembre, è destinata a prolungarsi, e fa seguito allo stop fino a fine stagione di Antonino Ragusa. La dirigenza si è mossa per non far mancare nulla al tecnico. Adesso, però, servono i risultati veri, dopo un inizio di 2019 negativo e privo di vittorie, con l’umiliante derby di Padova e i magri pareggi con Cosenza e Carpi. Domani, al Bentegodi, è in programma la sfida con il Crotone. L’Hellas non può più rinviare l’appuntamento con i tre punti e, per coglierli, sarà fondamentale l’apporto degli acquisti invernali: tre di loro dovrebbero essere titolari. Di Gaudio, intanto. L’attaccante ha dimostrato di aver velocità e dribbling, caratteristiche che il Verona non ha avuto a sufficienza fin qui. Rimane da assestare la condizione fisica.
A Parma si era sempre allenato con regolarità, ma l’impegno della partita gli mancava da qualche settimana. Averlo al pieno della forma è essenziale per l’Hellas. E, allo stesso modo, è determinante che Faraoni e Vitale mettano a frutto le qualità che sanno esprimere in fase di spinta. Per tutti e due il debutto con il Verona è stato complicato. Faraoni è stato coinvolto nella rotta di Padova, mentre Vitale ha faticato, sabato, a contenere la corsa sulla sua fascia di competenza degli esterni del Carpi. In chiusura, ecco l’uomo che, per esperienza e curriculum, può portare al Verona una maturità che non si è vista abbastanza: Gianni Munari. Se per Di Gaudio, Vitale e Faraoni, tuttavia, l’impiego dall’inizio con il Crotone è molto probabile, non lo stesso si può dire per il centrocampista. Che, è vero, ha assicurato di essere già ok, ma l’annotazione non toglie un fatto: Munari si è rotto il crociato ad aprile, in un ParmaCarpi, e il suo rientro è avvenuto, dopo alcuni test con la Primavera, solamente un paio di settimane fa.
Intanto la società ha fatto sapere che lunedì la squadra sarà in campo con il lutto al braccio per ricordare la scomparsa della madre del difensore Alberto Almici e del giovanissimo Elia, grande tifoso dei gialloblù.