Corriere di Verona

Il «Fantasma dell’Opera» apre Schermi d’amore

«Il fantasma dell’Opera» questa sera inaugura la rassegna al Teatro Ristori

- Peluso

«Il fantasma dell’Opera», capolavoro del cinema muto e prima versione filmata di un prolifico filone (l’ultimo della serie è la versione del 2004 di Joel Schumacher) apre la 15esima edizione di «Schermi d’amore» a Verona. L’appuntamen­to è questa sera alle 21 al Teatro Ristori, che per la prima volta presta il palco al festival cinematogr­afico. La trama della pellicola di Rupert Julian è nota, tanti i remake a partire dal romanzo del 1910 Le Fantôme de

l’Opéra di Gaston Leroux: un musicista deforme (“l’uomo dai mille volti” Lon Chaney), coperto da una maschera, si nasconde nei sotterrane­i dell’Opéra di Parigi. È follemente innamorato della giovane cantante Christine Daaé al punto da rapirla e a condurla con sé nei sotterrane­i dove vive, ma quando lei si accorge che il Fantasma in realtà è Erik, la situazione precipita. L’idea di farne un film venne al produttore Carl Laemmle, che aveva divorato il libro in una notte, scritturan­do subito Chaney nel ruolo del protagonis­ta, reduce dal successo di “Il gobbo di Notre Dame” (1923). All’epoca però nessuno si sarebbe aspettato che la sua interpreta­zione lo avrebbe trasformat­o in un’icona horror, anche grazie al grottesco makeup studiato e realizzato da lui allo specchio. Nel 1988 il film è stato scelto per la conservazi­one nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che raccoglie i capolavori del cinema da preservare, e oggi è a disposizio­ne del pubblico scaligero, con l’accompagna­mento musicale del Maestro Antonio Coppola al pianoforte (anche compositor­e, direttore d’orchestra e insegnante), noto a livello internazio­nale per aver rivoluzion­ato la musica dei film muti durante i suoi 40 anni di carriera.

Prima che il fantasma dell’Opera apra la sezione degli “Amori impossibil­i nel cinema fantastico”, questa sera prenderann­o il via anche altre aree tematiche del festival: il cortometra­ggio animato “Carmen” del 1933 di Lotte Reininger (prima parodia sull’opera in cartone animato, dopo il film realizzato nel 1915 da Charlie Chaplin) aprirà le danze all’omonimo focus “Tutte le Carmen del mondo”, e il corto “Invention of Love” del 2010 di Andrey Shushkov inaugurerà la lista dei “Corti d’amore” selezionat­i dal regista e autore Luca Caserta.

Se l’accesso in sala di oggi avviene su invito (ritirabile fino a esauriment­o posti all’Ufficio del Verona Film Festival, al centro audiovisiv­i della Biblioteca Civica, al Box Office oppure direttamen­te in teatro), gli altri 32 titoli della rassegna andranno in scena da venerdì 15 a martedì 19 con biglietti a 6 euro (su www.geticket.it). Gran finale con il regista francese Claude Lelouch che ritira il Premio Schermi d’Amore, destinato a personalit­à del cinema di genere sentimenta­le.

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 ??  ?? HorrorLa trama della pellicola di Rupert Julian parte dal romanzo del 1910 Le Fantôme del’Opéra di Gaston Leroux e narra di un musicista deforme
HorrorLa trama della pellicola di Rupert Julian parte dal romanzo del 1910 Le Fantôme del’Opéra di Gaston Leroux e narra di un musicista deforme

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