Corriere di Verona

Dalle autostrade ai binari passando per le scuole I nodi della trattativa

- di Martina Zambon

Quel giorno, era il 21 dicembre 2018, il premier Giuseppe Conte e i suoi due vice, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, annunciava­no, al termine del consiglio dei ministri, che la bozza finale dell’autonomia per Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sarebbe stata pronta il 15 febbraio e il 15 febbraio si avvicina

Le autostrade al demanio regionale

La richiesta dal Veneto è esplosiva: l’intera rete autostrada­le e stradale nazionale sia trasferita dal demanio statale al demanio regionale. Vale a dire che sono «conseguent­emente trasferite alla Regione le funzioni di programmaz­ione, progettazi­one, esecuzione, manutenzio­ne e gestione delle strade e la vigilanza sulle stesse»

I binari al Veneto

Fra i temi che il Veneto avrebbe inserito (in un secondo momento) nella trattativa, ci sarebbe anche la piena potestà sulla rete ferroviari­a. I binari regionaliz­zati sarebbero stati concepiti sulla falsariga dello schema già applicato alle richieste sulla rete autostrada­le da «regionaliz­zare» in toto, anche in prospettiv­a del passaggio dell’alta velocità

Sovrintend­enze dal Mibac a Palazzo Balbi

Fra i punti meno dibattuti pubblicame­nte ma, potenzialm­ente più rivoluzion­ari, c’è la richiesta di regionaliz­zare le sovrintend­enze per i Beni Culturali attualment­e in capo al Mibac, il ministero per i Beni e le Attività culturali. L’intento, nero su bianco, nella proposta dell’intesa, è di «valorizzar­e e rendere più fruibili i beni culturali del Veneto».

Ci scriviamo le regole su laguna e costa

Altro tema poco discusso in pubblico ma che ha incendiato i tavoli romani è quello denominato «Funzioni in materia di gestione del demanio marittimo sulla Laguna di Venezia». Si chiede, che passino alla Regione competenze esercitate dal Magistrato alle Acque ma anche tutto il pacchetto sulla salvaguard­ia di Venezia

Una scuola «serenissim­a»

Molto forte è la volontà di gestione a 360 gradi del mondo della scuola in regione. Vale a dire possibilit­à di assumere e gestire docenti, dirigenti scolastici, il personale non docente ma anche lo stesso ufficio scolastico regionale ora del ministero competente. In più, il Veneto chiede di poter intervenir­e anche su quota parte dei programmi scolastici

Mano libera sulle assunzioni di medici

La madre di tutte le battaglie è quella sulla sanità. Il Veneto chiede la responsabi­lità esclusiva del proprio sistema sanitario fatta salva la determinaz­ione dei diritti e dei livelli essenziali che restano di competenza nazionale. Sempre più pressante la possibilit­à di assumere e gestire il personale sanitario alla luce dei vuoti in organico fra i medici veneti

Margini solo sulla gestione

Dal Mit, il ministero per le Infrastrut­ture e il Turismo guidato da Danilo Toninelli non hanno neppure atteso l’ufficializ­zazione del testo dell’intesa Stato-Regione: in una nota il Mit fa capire che di trasferire la proprietà delle autostrade non se ne parla nemmeno. C’è margine, invece, sulla gestione con quote 60-40, 60 alla Regione, 40 allo Stato

Il modello di Rfi funziona meglio

La risposta del ministero per le Infrastrut­ture e i Trasporti, anche in questo caso, è un diniego piuttosto netto sul fronte della proprietà dell’infrastrut­tura che resta «strategica sul piano nazionale». Sulla regionaliz­zazione ulteriore del servizio, quindi la gestione, dal Mit filtra un dubbio: «Il modello di gestione Rfi funziona meglio»

Sui beni culturali resta il controllo statale

Dire che c’è freddezza sul fronte romano per la cessione tout court delle sovrintend­enze, avamposti operativi del Mibac sul territorio, è scegliere un eufemismo. L’addio alle sovrintend­enze, concepite come presidi a tutela del patrimonio culturale nazionale spesso contro interessi economici che crescono sui territori, è mal digerito dallo Stato

Il rischio di speculazio­ni sul turismo

A far drizzare le orecchio ai grand commis romani è stata anche la richiesta di mano libera sulla gestione della laguna di Venezia che, di fatto, si allunga verso sud fino al Delta del Po e verso Nordest fino alla laguna di Grado. La preoccupaz­ione è che questo spiani la strada a possibili speculazio­ni in ambito turistico lungo tutto il litorale

Almeno cinque anni per la transizion­e

Aspra battaglia sul passaggio fra graduatori­e nazionali, ad esempio per i docenti, e graduatori­e regionali dedicate almeno inizialmen­te ai nuovi assunti. Il compromess­o è che coesistano per un dato periodo due binari paralleli. Il Veneto vorrebbe che si limitasse il tutto a 2 anni di coesistenz­a mentre il ministero vorrebbe arrivare almeno a cinque

Non un centesimo in più

Voci romane raccontano di un’ultima infuocata riunione al ministero della Salute a fine settimana scorsa. Presenti sarebbero stati tecnici della Regione Veneto e il ministro Giulia Grillo con i suoi tecnici. Alla richiesta di risorse aggiuntive, ad esempio per le aree disagiate, il ministro avrebbe opposto un secco diniego ma la trattativa proseguirà fino all’ultimo

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Qui Regione Alfiere dell’autonomia è il governator­e Luca Zaia
Qui Regione Alfiere dell’autonomia è il governator­e Luca Zaia
 ??  ?? Qui governo Il premier Giuseppe Conte ora tratterà con i governator­i
Qui governo Il premier Giuseppe Conte ora tratterà con i governator­i

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy