Arsenale pronto nel 2024, adesso la gara
Costo attorno ai 58 milioni, la giunta ha approvato il progetto preliminare
Il nuovo Arsenale sarà pronto nel 2024. «Ma da adesso – assicura il sindaco Sboarina – parte la fase due del progetto, e i veronesi, potranno seguirne passo dopo passo la realizzazione concreta».
Il nuovo Arsenale sarà pronto nel 2024. «Ma da adesso – assicura il sindaco Sboarina – parte la fase due del progetto, e i veronesi, dopo tante parole a vuoto degli anni scorsi, potranno seguirne passo dopo passo la realizzazione concreta, con una ristrutturazione cui oggi, orgogliosamente, diamo il via».
La giunta comunale ha infatti approvato ieri il progetto preliminare (il nome tecnico è «Progetto di fattibilità tecnico-economica») per l’intero complesso di Borgo Trento.
In sintesi, otto fasi, con relativo cronoprogramma, per arrivare appunto nel 2024 al completamento dell’opera.
Vediamole tutte, una per una: la fase zero è quella già iniziata, col progetto per i nuovi tetti (9 milioni di euro). La fase 1 prevede la demolizione di tutti gli edifici non storici e la bonifica dei terreni. Nella fase 2 (costo: 10 milioni) si porterà l’Accademia di Belle Arti nella Corte Ovest. Il terzo passaggio sarà quello dell’insediamento delle aziende start-up nella corte centrale (costo: 5.850.000 euro). Quarta fase: mercato urbano, foresteria e ristorante, da realizzare grazie all’intervento di privati con apposito bando, per 7 milioni e 900mila euro. Fase 5: creazione del grande parco (5 milioni e mezzo), con nuove mura perimetrali ad ovest. Il sesto step (8.450.000 euro) prevede il riuso dei due edifici dedicati ad eventi (uno è già attualmente in suso) anche da parte della stessa Accademia delle Belle Arti.
Settima e ultima fase, la sistemazione della Palazzina Comando (10.400.000 euro) collegata al Museo di Castelvecchio, di cui costituirà un ampliamento. Il tutto all’interno di un progetto unico, quindi armonico, con gara europea, la cui progettazione definitiva varrà circa un milione e 150mila euro. Poiché il costo totale delle opere è previsto in 52 milioni e 800mila euro, aggiungendo progettazione, tetti e bonifica si arriverà ad una spesa prevista superiore ai 60 milioni (ma in gare di questo tipo è previsto un possibile risparmio del 20%, per cui si dovrebbe scendere sui 58 milioni e mezzo). Il project di Italiana Costruzioni aveva un costo previsto di 45 milioni, 14,5 dei quali sarebbero stati a carico del Comune.
Da dove arriveranno, adesso, i soldi necessari? Secondo Palazzo Barbieri, il Comune coprirà 34 milioni e 890mila euro, le concessioni ai privati (mercato, foresteria, ristorante ed altro) frutteranno 7 milioni e 900mila euro e le permute patrimoniali (per esempio la sede attuale dell’Accademia, che passerà al Comune) frutteranno 10 milioni e 10mila euro. «Ma questa – hanno sottolineato in coro il sindaco Sboarina, l’assessore Ilaria Segala ed il vicesindaco Luca Zanotto – è un’opera pubblica a favore della città e non prevede il centro commerciale che era il fulcro dell’ipotesi precedente». Il cronoprogramma prevede da subito progettazioni ed appalti, con l’esecuzione dei lavori entro il 2024, data di completamento dell’opera. «Ora comincia il bello – ha detto il sindaco – e l’Arsenale resterà in mano pubblica e quindi di proprietà dei cittadini». Segala ha sottolineato da parte sua che «i lavori partiranno con le palazzine della Corte Ovest destinate alla nuova sede dell’Accademia di Belle Arti, per dare agli studenti spazi adeguati il prima possibile». In consiglio comunale nasce peraltro adesso un piccolo ingorgo istituzionale: le opere all’Arsenale vanno approvate con una Variante ma inserite anche nel Piano triennale, che va approvato prima del bilancio, per il quale bisogna aspettare le delibere su Imu, Tasi, IUC e Tari. E dopo mesi di forzato riposo, l’assemblea cittadina dovrà affrontare un periodo di superlavoro.
L’agenda La prima fase prevede l’abbattimento di alcuni edifici e la bonifica dei terreni