Corriere di Verona

«Amore, vuoi sposarmi?» San Valentino trionfa

San Valentino, chi si propone alla Casa di Giulietta e chi fa la coda per baciarsi sulla mongolfier­a in Bra

- Oxilia

C’era la fila per salire sulla mongolfier­a in piazza Bra ma ieri era gettonatis­sima anche la Casa di Giulietta, il luogo ideale per chiedere la mano di una ragazza nel giorno di San Valentino.

Anna vuole scrivere VERONA sui muri della casa di Giulietta. Il punto più libero del pannello è troppo in alto. Quindi Max la solleva. Lei scrive con cura i due nomi, li incornicia in un cuore con tanto di corona. Definisce pure i bordi. Aggiunge la scritta «Forever» e sorride. Lui anche, ma solo i primi secondi perché Anna non è proprio un fuscello, ma lui la ama. E se vieni a Verona a San Valentino per visitare anche il balcone di Giulietta taci, sollevi e sorridi.

Ieri in centro non c’era la solita ressa del fine settimana, ma l’afflusso dei visitatori è stato comunque significat­ivo. «Abbiamo chiuso l’accesso alla mongolfier­a, attiva da sabato, per sold out già dalle 11», spiega Alessandro Torluccio, del comitato Confcommer­cio e Confeserce­nti Verona.

«Tante coppie, ma anche tanti gruppi di amici e famiglie – aggiunge Luciano Corsi, presidente dello stesso comitato – oggi (ieri, ndr) è l’ultimo giorno in cui il pallone sorvolerà piazza Bra, mentre in piazza dei Signori e nella loggia Fra’ Giocondo le iniziative continuera­nno fino al 17. Molti innamorati, ma il mio ricordo personale sarà sempre una signora di 70 anni che voleva a tutti i costi salire per vedere Verona e l’anfiteatro dall’alto. L’ho caricata personalme­nte nel cesto e il suo sorriso una volta terminato il volo è stato impagabile. Molto successo lo ha avuto anche il labirinto in piazza dei Signori. Abbiamo cercato di equilibrar­e gli eventi, tra quelli emozionali, perché no anche commercial­i e culturali».

Nei musei, ad esempio: in quelli civici c’è il biglietto speciale paghi uni entri in due. Alla galleria d’Arte Moderna «Da Previati a Boccioni», al museo di Castelvecc­hio «La pittura a Verona dal 1570 alla peste del 1630», al museo del Teatro Romano «Bellezza e cura del corpo nell’antichità» e al museo di Storia Naturale «Amori e farfalle», anche quelle nella pancia degli studenti che si baciano sulle panchine. «Mamma non torno a pranzo», e si perdono in progetti acerbi e nel tenersi per mano.

Ma c’è anche chi fa sul serio. Come Rosen e Polina, che arrivano dalla Bulgaria. Ieri era il compleanno di lui: 32 anni. Lei ne ha 23. Ieri erano in visita alla casa di Giulietta e ad un tratto lui ha estratto una scatolina rossa. Si è messo in ginocchio, lo sguardo fermo di chi ha fatto qualche prova in bagno, cucina e ovunque lei non potesse beccarlo: «Vuoi sposarmi?», dice. Boato dei turisti. Uno spagnolo che ha ripreso tutto si offre di passargli il video. «Abbiamo scelto Verona perché è la città dell’amore – dicono – rimarrà per sempre nei nostri cuori. Domani (oggi, ndr) tappa a Venezia e poi si torna a casa».

Piazza Erbe è illuminata di rosso: le luminarie natalizie hanno fatto gli straordina­ri e regalano un’atmosfera tra l’erotico e l’affettuoso. Una tribute band degli U2 crede tanto in quello che fa. Il frontman scende davanti al piccolo gruppo che li ascolta e si immagina per un secondo dentro all’Arena stracolma. Colpo di collo per sistemare il ciuffo. Urla «far away» al microfono ma i cuori ieri erano tutti molto vicini.

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TenerezzeU­n bacio in piazza Bra e , in alto, Rosen e Polina alla Casa di Giulietta

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