Il Comune revoca la sala alla storica «negazionista» E l’Anpi fa un pienone
Padovani: «È una negazionista». Gli organizzatori: «Ricostruiamo quel periodo»
Il Comune revoca la concessione della sala civica Tommasoli che era stata concessa a Rifondazione Comunista, Pci e Potere al Popolo per un convegno sulle foibe con la storica «negazionista» Alessandra Kersevan. Intanto fa il pienone il convegno, sempre sulle foibe, dell’Anpi.
Mentre resta più che VERONA mai in piedi l’ipotesi di «sfratto» all’Anpi, Palazzo Barbieri revoca la sala civica Tommasoli di Borgo Venezia, che era stata concessa a Rifondazione Comunista, Pci e Potere al Popolo per un altro convegno sulle foibe, lunedì prossimo.A firmare la revoca, l’assessore al decentramento Marco Padovani. La motivazione è formalmente tecnica («Hanno sbagliato il testo della domanda»), ma la scelta è evidentemente politica. Padovani non lo nasconde in alcun modo, sottolineando che, secondo lui, il maresciallo Tito è stato «un boia» e spiegando che «sarà presente la sedicente storica Alessandra Kersevan, e dico sedicente perché della storica non ha nulla, è una negazionista che ha già creato in passato problemi di ordine pubblico, tanto che nel 2013 le era già stato bloccato un convegno all’Università di Verona qualche anno addietro. In questa vicenda – prosegue Padovani – è stata richiesta la sala Tommasoli per un’assemblea pubblica sul confine orientale, mentre il volantino non parla né di assemblea né di dibattito. In ogni caso – conclude l’assessore – non ritengo opportuno un convegno del genere a ridosso della Giornata del Ricordo, quando si dovrebbero ricordare solamente le vittime di quei massacri»
Gli organizzatori avevano peraltro già saputo in mattinata che la sala Tommasoli sarebbe stata revocata (l’atto è stato firmato nel primo pomeriggio) ed erano già al lavoro per trovare un’altra. Fiorenzo Fasoli e Renato Peretti hanno peraltro spiegato che da parte loro «non c’è alcuna intenzione negazionista ma c’è solo la volontà di ricordare altri fatti di quel periodo, tra cui le aggressioni fasciste a Trieste e in tutta l’Istria, la guerra di occupazione italiana della Jugoslavia con decine di migliaia di vittime e la ribellione – hanno concluso - di tutti i popoli della Jugoslavia nel cui contesto avvennero le uccisioni di fascisti e collaborazionisti che vanno sotto il nome di foibe».
Alessandra Kersevan è stata presentata come «ricercatrice e storica che da anni si dedica allo studio delle terre del confine orientale». È nota al grande pubblico anche per essere stata protagonista, un anno fa, di un durissimo scontro con Bruno Vespa, alla trasmissione «Porta a Porta».