Pellissier: «Finita? No, nel calcio ho visto di tutto»
Quando rientra Sergio Pellissier? «Il flessore non è ancora a posto. Col Genoa, no. Valuteremo se rischiare col Torino o temporeggiare per essere pronti il turno successivo». Così, il capitano del Chievo, out contro Roma, Udinese e di sicuro col Genoa. Assenza che pesa. Anche a lui. Lui che col Chievo a -12 dalla quota salvezza ci crede ancora («Ci manca cinismo, il resto c’è») e al futuro non vuol pensare: «In 22 anni di calcio ho visto di tutto. Non è finita. Se dobbiamo retrocedere lo faremo lottando. Dopodiché, a prescindere da come andrà, a fine stagione ci sarà una marea di valutazioni da fare: come ho giocato, se posso ancora dare un contributo, se rimarrà Di Carlo. Ma ripeto, ora il mio primo obiettivo è salvarsi». Obiettivo che gli ultimi risultati hanno ulteriormente allontanato. «Se i risultati non sono arrivati, in generale, gran parte della colpa è nostra – dice Pellissier – indubbiamente partire con una penalizzazione, credo abbastanza ingiusta visti pure gli articoli pesanti che stanno uscendo sulle plusvalenze di squadre anche più importanti, non ha aiutato. Poi i risultati appunto, i cambi d’allenatore, fino al Var, ch’era stato messo lì per tutelare anche le piccole: si è tornati alla normalità, cioè le piccole punite più delle grandi». Spiega, al riguardo, Pellissier: «All’inizio il Var guardava a ogni errore. Se prendiamo il recente Chievo-Fiorentina, invece, annullare un gol perché la punta del mio piede tocca una riga, avrebbe comportato poi far ripetere il mio rigore in cui tutti entrano in area prima del tiro…».