Troppe multe, il parroco ai fedeli: non chiamate i vigili
Non è arrivato a recitare la filastrocca che vuole chiunque faccia «la spia» lontano dalla grazia della Vergine, ma il messaggio è arrivato comunque, anche spogliato di ripercussioni teologiche. Don Gianni Antoniazzi, parroco di Carpenedo, quartiere residenziale nel cuore di Mestre, dall’ultimo numero del settimanale parrocchiale ha invitato i suoi fedeli – e più in generale tutti i residenti della zona - a «non chiamare più i vigili, se non per necessità grave». Il parroco fa riferimento al problema dei parcheggi selvaggi: vuoi per ritirare una scatola di pastiglie, per comprare un vassoio di pasticcini o solo per fermarsi al bar per un caffé o un aperitivo, troppe volte gli automobilisti sono costretti ad attivare le quattro frecce lampeggianti e a fermarsi a bordo strada, un po’ come capita, a volta causando problemi alle altre auto. Le soste improvvisate vengono quindi spesso ricompensate con una multa e ormai i residenti della zona ne hanno collezionate fin troppe. Don Gianni ha quindi interpellato la polizia locale, scoprendo che, nove volte su dieci, i vigili arrivano perché richiesti: «Quando si domanda agli agenti il motivo di una presenza così frequente – scrive - rispondono che sono stati chiamati. Mi rivolgo pertanto ai residenti e chiedo, se possibile, di non chiamarli più». Un invito a girarsi dall’altra parte davanti all’illecito? Per don Gianni si tratterebbe più di un quieto vivere, utile soprattutto a non strangolare il quartiere: «Senza parcheggi la nostra realtà non cresce. I vigili staccano contravvenzioni a chi non ha una sistemazione legittima, ma loro stessi sono costretti a lasciare l’auto in divieto». Per il parroco la soluzione sono nuovi stalli, motivo per cui ha suggerito di avviare una raccolta firme per chiedere al Comune di predisporre nuovi parcheggi. Carpenedo è ancora una zona vitale: la farmacia a ridosso della chiesa conta quasi venti dipendenti, le pasticcerie si allargano, i bar e i ristoranti sono sempre pieni; se però per raggiungere il quartiere in auto si è ogni volta costretti a una lunga ricerca di un posto libero, il rischio è che tanti clienti finiscano per dirigersi altrove. «Qualche negoziante arriva a pensare che si cerchi di sostenere i centri commerciali – insiste Antoniazzi - visto il crescente mercato digitale». Da parte sua, l’amministrazione afferma di conoscere il problema: «Stiamo lavorando da mesi sulla questione, abbiamo parlato con i commercianti e anche con il parroco – assicura l’assessore alla Mobilità Renato Boraso – è un tema importante da affrontare con il sindaco: bisogna trovare lo spazio per i nuovi parcheggi».