CasaPound e antifascisti, il lungo weekend
Negli stessi giorni della festa nazionale di destra anche il festival delle «città in-visibili»
Gli opposti. Quelli che non si incontreranno mai. Da una parte chi al fascismo fa un richiamo anche nella definizione. Dall’altra chi dell’antifascismo ha fatto un credo. Entrambi sullo stesso terreno. Uno in provincia. E l’altro praticamente in città. Entrambi negli stessi giorni. Quella quaterna che va dal 5 all’8 settembre e che farà di Verona l‘ombelico dell’antagonismo. Quello di destra, a firma dei fascisti del terzo millennio di CasaPound decisi a celebrare in terra scaligera la loro festa nazionale. Quella «direzione rivoluzione» che in realtà ancora ufficialmente non è dato sapere quale «direzione» appunto prenderà. Orfani di un luogo, dopo il passo indietro dei gestori del Marani Motor Park di Badia Calavena, i fascisti futuristi potrebbero aver trovato rifugio sulle sponde del lago. Ma, onde evitare altri «ripensamenti» e boicottaggi, il posto al momento rimane sconosciuto.
Mentre è certo il luogo in cui si terrà quel «Le città In-visibili» - mutuato dal romanzo di Italo Calvino - che raccoglie quasi tutte le realtà antifasciste, antirazziste e femministe di Verona e provincia. Quattro giorni di dibattiti, concerti, libri, teatro, laboratori in via Bresciani, a Quinzano.
Iniziativa nata ben prima dell’annuncio della festa di CasaPound e che si è concretizzata su un’idea lanciata dal collettivo Paratodos. Ci saranno realtà «apolitiche» come Nigrizia o La Ronda della Carità alle «città invisibili» che affronteranno i temi di scuola e lavoro, con un dibattito il 5 settembre moderato da Roberto Malesani e al quale interverranno Gianni Boetto, coordinatore nazionale di Adl Cobas, Sandro Chignola, professore di filosofia politica a Padova, il collettivo autonomo dei portuali di Genova. Alla sera «Ahi serva Italia», monologo di Alessandro Anderloni. Il dibattito del 6 settembre sarà dedicato all’ambiente e vi parteciperanno, tra gli altri, il coordinamento No Tav Brescia-Verona e le mamme No Pfas. Il 7 si parlerà di transfemminismo con laboratori a cura di Non una di meno, Nigrizia, D-Hub e il dibattito su «gabbi e lotte di liberazione».
«Restiamo umani: processi migratori tra confini e razzismo nell’epoca delle leggi criminali e disumane» è il dibattito che si terrà la sera di domenica 8 con, tra gli altri, don Luca Favarin presidente di Percorso vita onlus, Mediterranea, Saving Humans e osservatorio migranti Verona.
Lo spazio di via Bresciani è quello in cui in questi giorni si sta svolgendo la Festa in rosso di Rifondazione Comunista, da cui verranno «mutuati» arredi, cucine, stand e quant’altro. Insomma, un fronte compatto. Che se all’inizio aveva lo scopo di far conoscere varie realtà che a Verona lavorano e operano da «invisibili», poi ne ha trovato un altro. Fare da argine all’onda fascista di CasaPound. E per Verona sarà l’ennesimo fine settimana di contrapposti.