Incendia la casa della ex Inchiodato dalle telecamere
Arrestato un 47enne di Zevio di origine tunisina. Ha precedenti per maltrattamenti
Aveva detto di essersi precipitato a casa dell’ex com- pagna per sincerarsi che le fi- glie di lei stessero bene, ma sarebbe stato proprio lui a dar fuoco all’abitazione in via Primo Maggio a Santa Maria di Zevio. In manette un 47enne con precedenti per maltrattamenti.
Aveva detto di essersi ZEVIO precipitato a casa dell’ex compagna per sincerarsi che le figlie di lei stessero bene, ma sarebbe stato proprio lui a dar fuoco all’abitazione in via Primo Maggio a Santa Maria di Zevio, in quel momento vuota. Giunto sul posto, sotto l’effetto di qualche droga, aveva anche aggredito il proprietario della casa - avvisato del fumo dai vicini - che aveva avuto anche lui in passato una relazione con la donna.
Il fatto è accaduto a Ferragosto. Sul luogo erano intervenuti i vigili del fuoco che, dopo aver spendo le fiamme e messo in sicurezza l’immobile, avevano escluso la causa accidentale; per questo motivo avevano avvisato i carabinieri. I militari della stazione di Zevio sono quindi intervenuti sul posto e, coadiuvati dalla compagnia di San Bonifacio, si sono messi a indagare sull’accaduto.
Dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti, si sono accorti che il racconto dell’uomo, H.H., cuoco 47enne italiano di origine tunisina, presentava delle falle. Hanno quindi analizzato le immagini di quindici telecamere di videosorveglianza, di privati e del Comune, poste in zona. In alcune spuntava un’auto che passava da via Mirandola, la prosecuzione della via dove abita la donna, proprio nell’orario in cui era scoppiato l’incendio. Dalla targa, i militari sono risaliti al proprietario, che hanno scoperto essere il 47enne tunisino ex compagno della donna. L’uomo è stato inoltre ripreso da una seconda telecamera davanti al cancello dell’abitazione. Il piromane, che aveva le chiavi, ha quindi detto di essersi precipitato lì dopo aver visto il fumo preoccupato per le figlie della donna. Una testimonianza che ha insospettito i carabinieri, visto che vive a un chilometro circa dall’abitazione e quindi non era possibile avesse visto il fumo. Le indagini dei carabinieri hanno quindi portato alla conclusione che il 47enne era entrato nell’appartamento per dare fuoco alla camera da letto dove sapeva che c’erano dei bagagli che la donna stava preparando, per altro estremamente molto infiammabili.
A monte dell’incendio appiccato dall’uomo, sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri, ci sarebbero motivi di rancore nei confronti della ex compagna, che pochi giorni prima aveva deciso di chiudere la loro relazione. La donna lo aveva inoltre denunciato qualche mese prima per maltrattamenti: era stata ferita alla fronte. Sempre secondo i carabinieri, il 47enne tunisino non era nuovo a questo tipo di atteggiamenti violenti: aveva infatti dei precedenti per maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. Lunedì, i militari di Zevio lo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza cautelare in carcere per incendio aggravato emessa dal Tribunale di Verona. Oggi, si terrà l’interrogatorio di garanzia.