Corriere di Verona

In commission­e: «Specializz­andi a Lubiana, dibattito in corso»

Opzione nel Piano sociosanit­ario. Ma la Regione smentisce

- Monica Zicchiero

Di sottoscriv­ere un accordo con l’Università di Lubiana per mandare a specializz­are lì i laureati in Medicina esclusi dalle Scuole di specialità di Padova e Verona si è cominciato a parlare, in Consiglio regionale e in commission­e Sanità, già dalla fine dell’anno scorso, in sede di discussion­e e poi di approvazio­ne del Piano Sociosanit­ario e delle schede ospedalier­e. «Ne abbiamo parlato a più riprese — conferma Claudio Sinigaglia (Pd), componente della commission­e Sanità — durante il dibattito sul Piano sociosanit­ario in consiglio e delle schede in commission­e. Trattando il tema della formazione dei medici, ci è stata prospettat­a dalla direzione Sanità l’opportunit­à di appoggiarc­i

«È la situazione più drammatica che abbiamo incontrato dall’inizio delle operazioni di salvataggi­o della Mare Jonio». Il ricercator­e veneziano Beppe Caccia è impegnato 24 ore su 24 nella «war room» a terra di Mediterran­ea Saving Humans da quando ieri mattina all’alba è iniziato il salvataggi­o di 98 migranti intercetta­ti su un gommone di dieci metri che, mezzo sgonfio, navigava a settanta miglia a nord di Misurata. A bordo, 22 bambini sotto i 10 anni, sei minori non accompagna­ti, 26 donne, otto delle quali incinte. Il gommone all’Ateneo sloveno». «Quando abbiamo chiesto come la giunta Zaia intendesse risolvere il problema della drammatica carenza di camici bianchi, la direzione Sanità ci rispose che avremmo potuto non solo formarli a Lubiana ma anche andarli a prendere lì», ricorda Piero Ruzzante (LeU) —. Del resto dalla Slovenia e dalla Croazia il Veneto ha già ricevuto molti infermieri negli anni in cui è stata imposta loro la laurea e si faticava a trovarli».

Una delle ultime volte in cui l’argomento è uscito risale al 4 aprile scorso, durante la presentazi­one delle schede ospedalier­e in commission­e Sanità. «Abbiamo chiesto come la giunta intendesse applicarle, vista la mancanza

di 1300 specialist­i negli ospedali del Veneto — racconta Stefano Fracasso (Pd) — e la risposta è stata: non dovete preoccupar­vi, andiamo a formarli a Lubiana». Il Piano sociosanit­ario lo consente: «La Regione contribuis­ce alla formazione specialist­ica dei propri medici finanziand­o contratti e borse di studio aggiuntivi presso le Scuole di specializz­azione universita­ria degli Atenei veneti e contermini». Ma l’ufficio stampa della Regione smentisce: «Non ci sono contatti, trattative in corso o ipotesi di convenzion­e con tale Ateneo, né la volontà della giunta regionale, pur avendone le opportunit­à di legge, di procedere in tale direzione». Salvatori Mario Pozzan, mestrino, membro dei Rescue Team e Stefano Caselli, infermiere bellunese, coordinato­re del team medico di Mediterran­ea con due dei bimbi salvati Trenta non firmassero il decreto di Salvini. «Rimandarli in Libia è un atto criminale: l’Onu e organizzaz­ioni come Medici senza Frontiere dicono che è un inferno e noi non poteremo mai nessuno in Libia», chiarisce Pozzan. A bordo della Mare Jonio c’è Cecilia Strada; Emergency è tra le organizzaz­ioni di aiuto concreto «a casa loro» che considera la Libia il porto meno sicuro del Mediterran­eo, per i richiedent­i asilo. Che il paese in guerra civile sia fuori controllo lo dicono anche le nuove rotte delle partenze dei barconi dalla Libia, che fino a poco fa partivano a frotte dalla costa ovest. «Ora sono ridotte a zero e si sono tutte spostate ad est – spiega Caccia -. Per fornire assistenza alla Eleonore, la Mare Jonio nel pomeriggio di martedì 27 agosto si è portata nel settore ad Est». Ripartita la nave tedesca, la nave italiana si è messa pattugliar­e il settore orientale e alle 5 il radar ha individuat­o un’imbarcazio­ne, raggiunta dopo un’ora e mezza di navigazion­e. Era il gommone dei bambini.«Facciamo pubblicame­nte appello affinché Trenta e Toninelli non firmino il decreto palesement­e illegittim­o – esorta Caccia –. Staremo a lungo in mare prima dell’autorizzaz­ione allo sbarco? Scommetto che Mediterran­ea rimarrà in mare più a lungo di quanto un certo signore non resterà nel suo bunker al Viminale».

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Claudio Sinigaglia (Pd)

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