Hellas, pressing su Stepinski e non si molla la pista Barrow
I gialloblù vogliono entrambi. Bocchetti: «Facile scegliere questa società»
Non meno di 5 milioni. Questo è il prezzo fissato dal Chievo per cedere il cartellino di Mariusz Stepinski: «Non vendiamo a 3, perché sarebbe una perdita per noi. Anche se lui vuole andare via», diceva, ieri, Sergio Pellissier, direttore sportivo del club di via Galvani.
Un messaggio che è arrivato nelle stanze dell’Hellas, che sta lavorando in maniera serrata all’ingaggio dell’attaccante polacco. I contatti tra Tony D’Amico e Pellissier sono costanti, il Verona è forte dei desideri del giocatore, confermati dal suo agente, Marcin Kubacki. Stepinski aspetta la Serie A, per lui c’è stato, e rimane, l’interessamento del Cagliari di Rolando Maran, l’allenatore che per primo l’ha guidato in Italia, ottenendo da lui le prestazioni migliori. L’Hellas, però, è in testa alle preferenze del centravanti, che vorrebbe rimanere a Verona, in una città in cui si trova a meraviglia, con l’appartamento nella zona di Piazza Isolo e le soste per cena al ristorante sotto casa, «Il Pero d’Oro», con le sue squisite pietanze tipiche. Nessun trasloco, dunque, a parte quello di maglie. Dal Chievo all’Hellas, nel solco di altri trasferimenti eccellenti del passato, in una direzione o nell’altra, da Eugenio Corini a Martino Melis, e poi Vincenzo Italiano, il capitano del Verona che approdò sulla sponda della Diga (e i tifosi dell’Hellas non gliel’hanno mai perdonato). Si può fare? Molto dura, alle condizioni
poste dal Chievo. Sbloccare la trattativa è questione complessa, ma al Verona non c’è totale sfiducia.
D’Amico ci prova, sapendo bene, allo stesso tempo, quanto sia fondamentale avere altri piani pronti sulla scrivania, e avendo chiaro il concetto per cui, arrivi o meno Stepinski, Musa Barrow resterà un obiettivo per l’Hellas. Sommare l’uno all’altro: questa l’ambizione grossa del Verona. Sarebbe una rivoluzione
per l’attacco, che va completato sul piano delle caratteristiche degli interpreti e per valore assoluto, ma che andrebbe in eccedenza nei numeri: tra Samuel Di Carmine, Giampaolo Pazzini, Gennaro Tutino ed Eddie Salcedo (chiusura a un passo con l’Inter), le punte sarebbero sei, dando per scontato che Lubomir Tupta sia destinato ad andare in uscita (il Cosenza si è fatto avanti).
Questo, tuttavia, è il ragionamento del poi, ma esige, anche, che gli occhi siano rivolti alla lista dei giocatori utilizzabili, richiesta dal regolamento, e pure al monte stipendi. Antonio Di Gaudio, Antonino Ragusa, Alessandro Crescenzi e Daniel Bessa: il «taglio» dell’organico si muove
intorno alle loro cessioni.
Tutto questo, mentre l’Hellas prosegue nella preparazione della partita di domenica a Lecce: «Ci aspetta una trasferta dura, su un campo molto caldo — dice Salvatore Bocchetti, difensore gialloblù che ieri è stato ufficialmente presentato a Peschiera del Garda —, andremo là preparati. Il nostro obiettivo, che è la salvezza, lo potremo cogliere continuando a lavorare con questa convinzione giorno dopo giorno, come stiamo facendo. Abbiamo appena iniziato, la strada è lunga, ma siamo preparati. È stato facile scegliere Verona, si è visto come i tifosi spingano a ogni contrasto».
In partenza
Con i nuovi acquisti sarebbe necessario sfoltire il lungo elenco degli attaccanti