«Variety» festeggia con gazpacho e dj set

Il gazpacho era dentro una bolla di burro di cacao che in alcuni casi è esplosa addosso a non pochi avventori al momento del morso. Ma il gazpacho, come sa chi ha visto «Donne sull’orlo di una crisi di nervi» di Pedro Almodóvar, può essere pericoloso. Il baccalà mantecato, gloria della cucina veneziana, era racchiuso da un guscio di riso e sormontato da riso soffiato a ricreare l’effetto sushi. Poi c’erano le ciambelle fritte con il tubetto di cioccolato bianco da spremere al salto e il carpaccio d’anguria cotta per una notte a bassa temperatura, con burrata e alici del mar Catabrico. Come sempre il party organizzato dalla rivista americana «Variety» sulla terrazza dell’hotel Danieli è una certezza. L’atmosfera rilassata accoglie le giurie in un clima da festa a bordo piscina e l’incanto della vista – la Salute con i colori del tramonto – toglie il fiato agli americani e non solo. L’altroieri sera, accuditi dagli chef degli hotel Marriott, i membri delle giurie di Venezia76 (non Francesco Carrozzini, impegnato dall’altra parte della laguna nel gala del premio dedicato a Franca Sozzani) si sono lasciati andare a chiacchiere e confidenze galvanizzati dal dj set di Joe T Vannelli e dai cocktail preparati dai barman ispirati ai film della regista argentina Lucrecia Martel, presidente della giuria.