Corriere di Verona

Migliaia di vinili, foto, video L’uomo che ama i Pooh

Adriano Zilio, impiegato 54enne di Padova, ha la più grande collezione di dischi e memorabili­a della band. «Ho iniziato a 18 anni, Canzian mi ha chiesto aiuto»

- Francesco Verni

Tra le mani tiene un libro intitolato «Tutte le canzoni più brutte dei Pooh». Lo sfoglia, le pagine sono completame­nte bianche. Sorride. È con questo gioco che Adriano Zilio, impiegato di 54 anni di Padova, apre le sue porte alla propria collezione targata Pooh. Che sia la più grande o una delle più grandi del mondo, un po’ per timidezza un po’ per discrezion­e, Zilio non lo vuole dire. Certo è che è composta da decine di migliaia di pezzi. Tra album e singoli si parla di qualche migliaia di copie, declinate in ogni tipo di supporto e versione: vinili, cd, audiocasse­tte, laser disc, mini cd e cofanetti. Ma per Zilio la passione Pooh supera anche la musica.

Scatoloni con gadget di ogni sorta, decine di magliette ufficiali, cappellini, sciarpe; sessanta folder pieni di ritagli di giornali, decine di contenitor­i con riviste, libri di ogni sorta, centinaia di manifesti dei live (il collezioni­sta ne ha visti quasi trecento), pass, fotografie, video, biglietti, materiali promoziona­li, cartelle stampa. Non bastano un garage e una stanza a contenere tutto il materiale sulla band di Pensiero. «Tutto è iniziato nel 1983, a 18 anni, quando alcune amiche mi invitarono ad un

concerto dei Pooh al palazzetto San Lazzaro di Padova – va indietro con la memoria Zilio - sono stato folgorato dal gruppo, da quelle canzoni, dalla potenza della performanc­e. Mi sono innamorato. Subito dopo ho acquistato il primo lp, “Tropico del nord” e da lì non mi sono più fermato».

La discografi­a, così come la bibliograf­ia, dei Pooh ce l’ha completa. In più copie. Ma non bisogna pensare che sia un risultato semplice: si parla di 29 album in studio, 8 dal vivo, 18 raccolte e 36 singoli. Tutti album che non sono usciti solo in Italia ma che hanno avuto una o più pubblicazi­one in decine di Paesi del mondo, dalla Russia al Giappone, dalla Colombia al Bel

gio, passando per Israele e Corea. Uomini soli diventa per il mercato latino Homine solitarios, Tanta voglia di lei per quello anglofono si trasforma in I’ll close the door behind

me. «Nella versione giapponese della raccolta “Hurricane” del 1980 – spiega il “Pooh maniaco” – è uscita solo per questo mercato, con una canzone inedita intitolata Love

attack: per questo è un album molto ricercato in questa edizione». Ma viene da chiedersi quale sia il Santo Graal del collezioni­smo della band di Facchinett­i, Battaglia, D’Orazio, Canzian e Fogli. «Sicurament­e l’album “Contrasto” del 1968. Fu ritirato dal mercato a pochi giorni dall’uscita e in commercio era andato un migliaio di copie: io ne ho due – sottolinea Zilio – la cosa più preziosa che ho è una copia del disco con una copertina alternativ­a, mai messa in commercio, probabilme­nte una copia test».

Una collezione che ha permesso a Zilio, assieme ad altri super appassiona­ti di Pooh, di tenere alcune delle più importanti mostre sul gruppo in Italia come quella del 2002 allo stadio Plebiscito di Padova e quella del 2007 al Lago le Bandie nel Trevigiano. «In quell’occasione tutti i componenti della band sono venuti a vederla e si sono detti stupefatti dal materiale – ricorda il collezioni­sta - Red poi mi ha anche chiesto una mano per la discografi­a contenuta nel libro ufficiale Pooh40 - La Grande

Storia: è stata una bella soddisfazi­one vedere il proprio nome nei ringraziam­enti del volume».

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Passioni Adriano Zilio con alcuni oggetti della sua collezione

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