Corriere di Verona

Nella giunta di Sboarina ora la Lega ha 5 assessori

Dopo Rando, ora è il turno dell’assessore Neri, ex Verona Pulita. Pesi tra partiti «rivoluzion­ati»

- Lillo Aldegheri

L’assessore Neri è in procinto di aderire alla Lega. Un semplice rafforzame­nto del Carroccio? Sì, ma anche un bel guaio. Perché proprio la Lega aveva già «acquisito» nei mesi scorsi l’assessore Filippo Rando. E adesso la giunta comunale arriverebb­e a contare ben 5 componenti leghisti su 10 (sindaco escluso).

Il sindaco Federico Sboarina sta preparando le valigie per il viaggio in Cina, che lo terrà lontano da Verona per tutta la prossima settimana. Ma quando l’aereo decollerà da Malpensa, lunedì mattina, il primo cittadino lascerà dietro da sé una nuova grana politica, imprevista e finora irrisolta.

Com’è noto, per la prima metà di settembre è previsto da tempo un rimpasto di giunta, con l’ipotesi di una sostituzio­ne per l’attuale assessore al Patrimonio Edi Maria Neri (nominata da Verona Pulita di Michele Croce, oggi non più in maggioranz­a). Da capire anche se torna ad essere in discussion­e l’attuale assessore alla Cultura, Francesca Briani (nominata a suo tempo dal movimento Verona Domani, da cui peraltro è uscita da tempo). In teoria, un problema delicato ma non complicati­ssimo da risolvere. Adesso però, ecco la novità che rischia di creare guai grossi. Proprio la Neri, infatti, è in procinto di aderire alla Lega di Salvini, tornando così a far parte, a pieno titolo, della maggioranz­a che sostiene Sboarina. Un semplice rafforzame­nto del Carroccio? Sì, ma anche un bel guaio. Perché proprio la Lega aveva già «acquisito» nei mesi scorsi l’assessore Filippo Rando, che era uscito da Verona Domani per passare alla Lega, assieme al vicepresid­ente del consiglio comunale, Paolo Rossi. E adesso, con l’arrivo anche della Neri, la giunta comunale arriverebb­e a contare ben 5 membri leghisti su 10 (sindaco escluso). Se si ricorda che, in base agli accordi di partenza, i leghisti erano invece 3 (Lorenzo Fontana, poi divenuto ministro e sostituito da Nicolò Zavarise, Luca Zanotto e Francesca Toffali), è chiaro come le proporzion­i siano «rivoluzion­ate». E si capisce anche come gli altri partiti di maggioranz­a (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Verona Domani, quest’ultimo attualment­e senza alcun rappresent­ante in giunta) non siano affatto entusiasti di come siano cambiate le cose, e chiedano un rapidissim­o «riequilibr­io». Proprio Verona Domani non ha ancora digerito il «passaggio» di Rando, e adesso non sembra affatto disponibil­e ad ingoiare un ulteriore rospo. Ieri, proprio in vista del suo viaggio in Cina, il sindaco ha incontrato uno per uno tutti gli assessori, per fare il punto sulle questioni amministra­tive aperte e soprattutt­o su quelle che si dovranno affrontare durante la sua assenza. Ma è decisament­e probabile, se non addirittur­a certo, che con almeno uno di essi, il leader della Lega Zavarise, si sia parlato anche di questo problema. Che dopo il ritorno di Sboarina dalla trasferta cinese sarà affrontato in un vertice con tutti i partiti che fanno parte della maggioranz­a a Palazzo Barbieri.

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Edi Maria Neri
Ex giudice di pace Edi Maria Neri

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