Corriere di Verona

Salva una turista l’Usl di Belluno gli offre un lavoro «Penso di accettare»

- Davide Piol

Un posto fisso nel Bellunese. È la proposta piombata tra le mani del medico romano Carlo Santucci, 33 anni, il cui futuro è cambiato radicalmen­te dopo l’incredibil­e episodio di martedì in cui ha salvato la vita a una donna in arresto cardiaco su un treno diretto a Dobbiaco. Da precario a Roma, a possibile dipendente dell’Usl 1 Dolomiti.

Ieri mattina il direttore dell’azienda sanitaria bellunese, Adriano Rasi Caldogno, l’ha contattato per fissare un colloquio e capire dove poterlo inserire, dato che la provincia soffre di una carenza di medici non indifferen­te. Così, durante quei quaranta interminab­ili minuti di martedì in cui ha praticato il massaggio cardiaco senza interruzio­ni e tra le urla disperate della gente intorno, il medico romano ha salvato una vita, quella di una ciclista di 40 anni residente in Toscana, e dato una svolta alla sua esistenza.

«Il mio sogno era di venire a lavorare in Veneto - spiega Santucci che si trova ancora in ferie a Cortina con la famiglia - ed ecco che ieri mi ha chiamato il direttore dell’Usl 1 Dolomiti chiedendom­i se ci possiamo incontrare per parlare di lavoro. Non me l’aspettavo».

Il camice bianco romano confida di essere sommerso dalle telefonate di giornali, radio e programmi televisivi. Dopo la chiacchier­ata con Caldogno, un’altra sorpresa inaspettat­a: un messaggio dalla segretaria di Luca Zaia: «Il governator­e sarebbe orgoglioso di averti in Veneto».

«Vengo da una regione, il Lazio, in cui la sanità non è proprio al top - continua Santucci

– mi trasferirò sicurament­e in Veneto. Devo solo capire dove e valutare le possibilit­à che mi si stanno aprendo. Il clamore mediatico, però, non fa per me. C’è una famiglia di mezzo che sta passando momenti difficili e ha bisogno di rispetto. Ho sentito il marito della donna e mi ha detto che si sta riprendend­o. Le funzioni metabolich­e stanno tornando alla normalità

ma ci vorrà tempo e rimane ricoverata presso l’ospedale in Austria».

L’incidente è avvenuto martedì. Insieme ad alcuni amici, Santucci aveva appena percorso in bici la famosa Dobbiaco-Lienz. Avrebbe dovuto fare in sella anche il ritorno ma alla fine la maggioranz­a aveva scelto di tornare in treno. Dopo dieci minuti le urla disperate di un uomo che cercava

aiuto per la moglie. Il 33enne romano era l’unico medico presente sul convoglio e ha raggiunto la donna che è in arresto cardiaco. «Sono partito subito con le manovre di rianimazio­ne - ha raccontato il 33enne mercoledì - credo di aver continuato imperterri­to per 30-40 minuti in mezzo alla gente. Il treno ormai si era fermato, alcune persone urlavano, il marito della donna era tesissimo e la loro bambina di sei anni piangeva. Ho cercato di rimanere il più lucido possibile. Non poteva morire così. Ho corso dei rischi, certo, ma non ci ho pensato due volte e mi sono buttato. Quando è arrivata l’eliambulan­za dall’Austria ero sfinito. I soccorrito­ri mi hanno detto che se non fosse stato per quei 30 minuti, lei non ce l’avrebbe fatta».

In questi giorni i profili social del dottore sono presi d’assalto: 1.086 messaggi su Facebook, quasi 300 richieste di amicizia. «Non sono abituato – conclude Santucci – proverò a rispondere a tutti ma ho altre priorità. Sicurament­e mi butterò a capofitto in questa possibile nuova avventura in Veneto cercando di realizzarl­a concretame­nte».

 ??  ?? Il medico Carlo Santucci, dottore romano, ha 33 anni
Il medico Carlo Santucci, dottore romano, ha 33 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy