Corriere di Verona

Trovato morto in fondo al dirupo Si era perso dopo il ponte tibetano

Valsorda: il corpo dell’escursioni­sta, 27 anni di Mantova, individuat­o nella notte

- Bernardi

È precipitat­o per circa 10 metri in un dirupo, fino sul greto del Rio Mondrago, in Valsorda. L’hanno trovato gli uomini del soccorso alpino, poco prima delle 3 di ieri mattina: a perdere la vita il 27enne fisioterap­ista ed ex arbitro di calcio Gabriele Puccia, residente a Pegognaga, in provincia di Mantova.

È precipitat­o per circa 10 metri in un dirupo, fino sul greto del Rio Mondrago, in Valsorda. L’hanno trovato gli uomini del soccorso alpino di Verona, poco prima delle 3 di ieri mattina: a perdere la vita il 27enne fisioterap­ista ed ex arbitro di calcio Gabriele Puccia, residente a Pegognaga, in provincia di Mantova. Ora la salma del giovane si trova alle camere mortuarie dell’ospedale di Borgo Roma.

Il ragazzo da alcuni giorni si trovava in vacanza da solo a Sirmione, nel Bresciano, in casa di alcuni amici. Venerdì mattina era partito, sempre da solo, per raggiunger­e la Valpolicel­la, nel Veronese, e tentare un’escursione in Valsorda che tra l’altro prevede il passaggio di un ponte tibetano sospeso sulla vallata. Un percorso, a detta dei soccorrito­ri, non semplice da affrontare: ricco di sentieri piuttosto complicati e di tracce lasciate dai cinghiali che potrebbero trarre in inganno parecchi escursioni­sti, soprattutt­o se non esperti.

Durante l’escursione il giovane aveva anche mandato alla sorella, tramite WhatsApp, alcune fotografie dei sentieri che stava percorrend­o. Poi, però, del giovane mantovano si sono perse le tracce. Fino a quando venerdì sera, verso le 22, non avendo più notizie dell’ex arbitro, la sorella ha deciso di dare l’allarme. Gli uomini del soccorso alpino, in collaboraz­ione con i carabinier­i, si sono messi subito in moto: l’auto del giovane è stata trovata a Malga Biancari, nel territorio comunale di Marano di Valpolicel­la. Luogo impervio Il recupero della salma di Gabriele Puccia (nella foto a destra)

Da lì 10 soccorrito­ri si sono messi alla ricerca del 27enne. Dopo aver perlustrat­o le zone sia a monte che a valle della malga, poco prima delle 3 del mattino il giovane è stato trovato sul greto del Rio Mondrago, in fondo alla vallata.

Subito sul posto è stato fatto intervenir­e il medico del soccorso alpino, che non ha potuto fare altro che constatarn­e il

decesso. Il giovane, imbarellat­o, è stato poi portato fino all’altezza del ponte tibetano dove verso le 6 del mattino di ieri è stato caricato sull’elisoccors­o e portato all’ospedale Borgo Roma. Probabile, secondo il personale del soccorso alpino, che il giovane, dopo aver percorso il ponte tibetano, abbia imboccato proprio un sentiero sbagliato, forse tracciato dal

L’allarme È stata la sorella a chiamare i soccorsi, quando l’uomo ha smesso di informarla tramite Whatsapp sulla gita

percorso di qualche animale e che, messo il piede in fallo, sia precipitat­o di sotto. Da quanto si apprende, tra l’altro, il giovane stava affrontand­o la camminata con scarpe non del tutto adatte al percorso. Possibile anche il giovane sia stato colto dal buio mentre si trovava ancora lungo i sentieri della zona.

Puccia aveva da pochissimo dismesso la casacca di arbitro, dopo una decina di anni trascorsi sui campi di calcio mantovani e di categorie regionali sia come direttore di gara sia come assistente. Residente a Pegognaga con la sorella più giovane e i genitori, a dicembre 2018 si era laureato in Fisioterap­ia all’università di Brescia e ora svolgeva l’attività di fisioterap­ista. Già ieri e oggi, in vista delle gare di calcio precampion­ato in provincia di Mantova, è stato disposto un minuto di silenzio in ricordo del giovane.

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L’intervento Il Soccorso alpino sul posto
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