«Case meno costose: solo così torneranno le famiglie» Per gli urbanisti Massignan e Cecchini l’amministrazione pubblica può intervenire con piani e incentivi
Come in altre città ad alta vocazione turistica, anche il centro storico di Verona con un costante e progressivo spopolamento dei residenti veronesi. Il boom turistico la fa da padrone: trovare appartamenti in affitto non solo è difficile, ma è sempre più caro. Che fare? Da tempo Giorgio Massignan, architetto ed urbanista, già presidente per anni della sezione veronese di Italia Nostra, sottolinea come sia necessario un intervento di ampio respiro da parte delle istituzioni: «Le decisioni politiche in campo urbanistico hanno trasformato la natura residenziale del centro storico, prima in direzionale (con uffici, banche ecc.) negli anni ‘70-’80 e ora in turistico. Il Piano Variante 33 – dice Massignan - poneva dei limiti, ma poi è stato del tutto snaturato. Artigiani e botteghe di vicinato se ne sono andati». Massignan lamenta come il centro storico di Verona sia oggi «una sorta di parco tematico» concentrato nel triangolo tra Piazza Erbe, balcone di Giulietta, e Piazza Bra. «Un’area limitata che ha estromesso gli abitanti attraverso l’aumento dei b&b», nota. Ricette? «Da tempo sostengo come sia necessario riportare le giovani coppie in centro storico; con il ritorno delle famiglie ritornerebbe quell’indotto che è andato perduto. L’amministrazione pubblica potrebbe concedere alle cooperative beni immobili per incentivare un piano di edilizia economica popolare. Penso a beni del demanio, le caserme entro le mura, o strutture dismesse come il Cinema Corallo e il Cinema Astra. Qualcosa di simile fu fatto negli anni ’70 a San Giovanni in Valle a Corte del Duca. Servono però la volontà politica e un tavolo di concertazione tra i soggetti interessati».
Sulla stessa lunghezza d’onda si posiziona Vittorio Cecchini, architetto, urbanista, nonché docente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. A suo padre Libero, si deve la realizzazione dei piani urbanistici per la ricostruzione del secondo dopoguerra. «Quello del centro storico è un problema che si manifesta in tutta la sua evidenza. La politica ha ceduto il passo alle logiche commerciali, il cui tessuto andrebbe ora calmierato a favore di un tessuto misto. L’amministrazione pubblica – aggiunge Cecchini - dovrebbe investire nella ristrutturazione degli immobili in centro storico, anziché costruirne di nuovi nelle periferie, e allocarli quindi tramite agevolazioni ai giovani. Oltre che costoso, trovare un appartamento in centro è oggi molto difficile».
Massignan Si possono concedere immobili alle coop per far tornare le giovani coppie
Cecchini Si dovrebbe investire nel restauro di immobili del centro per poi affittarli ai giovani