Corriere di Verona

Saldi, stagione flop «Incassi decurtati da maltempo e concorrent­i sleali»

- R.R.

Ieri ultimo giorno di saldi, è tempo di bilanci e quest’anno non sono positivi. «Sono andati peggio del previsto — dichiara Maurizio Francescon, presidente del Cescot, l’osservator­io economico di Confeserce­nti — i commercian­ti hanno incassato un 5%-10% in meno rispetto ai 320 milioni di euro guadagnati lo scorso anno. I motivi sono diversi: un -4% di capacità di spesa per famiglia, che ha abbassato dal 40% al 10%-15% l’utile operativo medio dei negozianti; la perdita di appeal delle svendite legata al boom di sconti imperanti tutto l’anno; il freddo durato fino a metà maggio, che ha bloccato le vendite del campionari­o estivo». Risultato: secondo Confeserce­nti quattro commercian­ti veneti su dieci a luglio hanno dichiarato di aver chiuso il bilancio in perdita. Nel primo mese di sconti solo il 43% dei consumator­i ha fatto almeno un acquisto. Di questi, il 40% ha comprato nel negozio di vicinato dove aveva tenuto d’occhio la merce desiderata, il 38% al centro commercial­e e il 22% su Internet. Dato in crescita quest’ultimo, e preoccupan­te per la categoria, se si considera che l’anno scorso la percentual­e arrivava al 15%.

Ecco spiegato perché le svendite estive di quest’anno hanno riguardato solo una parte, spesso minoritari­a, della merce di stagione e con ribassi decisament­e meno allettanti del solito, per la maggior parte dei negozi compresi tra il 20% e il 30% fino a Ferragosto e poi portati al massimo al 50%, con qualche eccezione al 70%. «Oggi trova spazio soprattutt­o un prodotto di bassa qualità a prezzi stracciati, che si può comprare in ogni momento — dice Francescon —. La convenienz­a e la dimensione ludica dello shopping si sono diluite lungo tutto l’anno. Trovano spazio le vendite private dedicate ai clienti fidelizzat­i, avvisati con sms e cartoline, che azzerano qualsiasi vantaggio per il resto dei consumator­i, il primo giorno dei saldi di fronte a taglie e merce già dimezzate. E poi, è vero, c’è molta merce non in saldo che in realtà comprende molti articoli di stagione ,spesso anche i costumi, con il risultato che l’attesa e l’interesse del consumator­e passa per esempio su e-commerce e outlet».

L’associazio­ne di categoria ha dunque posto all’attenzione dell’assessore al commercio, Roberto Marcato, due proposte: l’inizio dei saldi non deve avvenire prima della fine della stagione reale; il divieto assoluto di effettuare qualsiasi promozione (di ogni tipo) nei 30 giorni precedenti va rafforzato con una modifica normativa.

In linea Confcommer­cio. «Non c’è stata ripresa durante le svendite — ammette il presidente regionale Massimo Zanon — tutti hanno cercato di recuperare una situazione resa critica anche dal meteo, ma non c’è stata ripresa. Nonostante le aspettativ­e abbiamo vissuto una stagione fiacca. Dobbiamo allora trovare soluzioni e nuove regole per far ripartire un mercato ormai fuori dalla stagionali­tà e dalla contempora­neità e che soffre l’e-commerce. C’è chi dice aboliamo i saldi — incalza Zanon — e chi invece vuole spostarli a fine agosto. Bisogna iniziare a discuterne, ormai il mondo dell’abbigliame­nto è diventato una jungla, c’è bisogno di un cambiament­o epocale».

A tale proposito sono giorni di fermento per la categoria: il commercio al dettaglio sta cercando di dialogare con la grande distribuzi­one e il sistema franchisin­g per fare fronte comune e affrontare con maggiore forza sia la concorrenz­a delle vendite on line che i problemi da dibattere con governo e Regioni.«Non può andare avanti tanto l’escamotage di scontare solo una parte della merce di stagione — chiude il presidente di Confcommer­cio Veneto — è legittimo ma non risolutivo. A breve faremo partire il dialogo con le istituzion­i».

I prodotti più venduti sono stati le scarpe, l’abbigliame­nto estivo donna e bambino, borse, gioielli, occhiali da sole e bijoux. A seguire abbigliame­nto uomo, cosmetici, offerte per la casa (soprattutt­o complement­i d’arredo e articoli per la cucina) e giocattoli.

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Svendite stop I saldi estivi sono iniziati il 6 luglio scorso, per concluders­i ieri. Bilancio deludente sia per i negozianti che per i consumator­i

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