Corriere di Verona

Marcolini: «Chievo con il giusto spirito» E ora c’è il mercato

- Matteo Sorio

In 180 minuti, i primi della sua B, il VERONA Chievo ha dimostrato che un’anima ce l’ha. Sia contro il Perugia sia contro l’Empoli, cioè un’avversaria ambiziosa e una apertament­e candidata al ritorno in A, i gialloblù di Marcolini hanno creato di più e subìto di meno. Nel mezzo tra questo dato di fatto, da un lato, e alcune carenze struttural­i sommate al basso tasso d’esperienza cadetta, dall’altro, in quel mezzo stanno i risultati: il pareggio con l’Empoli di due sere fa, il ko di Perugia all’esordio quando gli umbri segnarono solo su rigore. Il Chievo ha un punto quando ne meritava almeno due se non quattro, ma ha anche uno spirito e si tratta di un segnale verso se stesso e pure verso quel Bentegodi che, al richiamo del debutto casalingo, venerdì sera, ha risposto a dir poco tiepidamen­te. «Usciamo da due prestazion­i piene contro squadre che lottano per la promozione anche se i risultati non raccontano il buon lavoro svolto — dice Marcolini — sono contento perché questa squadra ci mette un impegno che il nostro pubblico ha dimostrato di apprezzare: so che non è facile dopo un anno così negativo ma vorrei ricreare anche quell’unione tra il Chievo e chi gli vuole bene, per farlo bisogna continuare a correre confermand­o quest’atteggiame­nto». È giusto, anche perché giustifica­to dalle due prime prestazion­i stagionali, che Marcolini guardi avanti con una fiducia. Ma un aiuto, nella sua ottica, dovrà arrivare da quel mercato che termina domani e la cui chiusura in sé ratificher­à la rosa, comunque vada, semplifica­ndo almeno i criteri di scelta di Marcolini. A 24 ore dal gong le zone da rinforzare sono fasce, mediana e attacco. Una condizione è che escano gli interpreti al momento fuori dai giochi, vedi Hetemaj e Obi a centrocamp­o. Alle loro cessioni il Chievo lavora da settimane, così come a quella di Vignato. Detto che l’altro capitolo di rilievo sarà Stepinski, in entrata è vicinissim­o Millico del Torino, mentre si tiene d’occhio Bonazzoli (Samp). In mezzo al campo è di ieri l’ufficialit­à di Elian Demirovic, sloveno, 19 anni, di proprietà dell’Inter.

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Chievo L’esultanza per il gol di Djordjevic che ha regalato ai gialloblù il primo punto del campionato

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