Corriere di Verona

Caso Misurina, si cerca l’aiuto di altre Regioni

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Il Veneto alza la voce per difendere l’Istituto Pio XII di Misurina, famoso per diagnosi, cura e riabilitaz­ione dell’asma infantile ma destinato a chiudere entro l’anno. Accreditat­a con la Regione, la struttura di riabilitaz­ione territoria­le extraosped­aliera è di proprietà dell’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti di Parma, che fa sapere: «Nonostante i tentativi di rilancio dello storico istituto e di coinvolger­e le istituzion­i competenti, indifferen­ti, l’attività ha generato forti perdite, divenute insostenib­ili». «Con la Diocesi di Parma c’è un confronto diretto — replica il governator­e Luca Zaia — e all’Istituto di Misurina noi corrispond­iamo 1,2 milioni di euro l’anno per curare 1200 bambini. Il problema è che se non riescono a raggiunger­e questo tetto di pazienti, l’importo scende e da qui nasce il rischio chiusura».

La Regione si è impegnata a presentare in Commission­e Salute, a Roma il 16 settembre, una bozza d’accordo contrattua­le alle altre Regioni, alle quali chiederà di sottoscriv­ere un accordo diretto con il centro di Misurina per inviare lì i bimbi con asma grave. «La Regione, con la quale abbiamo sempre avuto un dialogo aperto e costruttiv­o, anche in questa occasione si è dimostrata disponibil­e a cercare una soluzione positiva, nell’interesse dei pazienti», afferma Mario Piccinini, presidente dell’Aris (Associazio­ne religiosa Istituti sociosanit­ari ) Veneto. (m.n.m.)

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