Corriere di Verona

«Cimici, una catastrofe nei campi Danni per ottanta milioni di euro»

L’allarme di Coldiretti. La contromisu­ra: la vespa samurai

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Affollato L’incontro Coldiretti giovedì a Orti di Bonavigo sulla cimice

Non c’è più tempo e a repentagli­o c’è la sopravvive­nza delle aziende agricole e dell’intero comparto ortofrutti­colo veneto. Contro l’invasione della cimice asiatica, che si sta diffondend­o in modo esponenzia­le distruggen­do interi raccolti, servono misure straordina­rie e urgenti. La pressante richiesta arriva dagli agricoltor­i veneti che l’altra sera in mille si sono dati appuntamen­to, a Orti di Bonavigo, durante una mobilitazi­one organizzat­a da Coldiretti a cui hanno partecipat­o anche numerosi rappresent­anti istituzion­ali. Erano infatti presenti l’europarlam­entare Paolo Borchia, i senatori Massimo Ferro e Roberta Toffanin, i deputati Vito Comencini e Vania Valbusa, gli assessore regionali Cristiano Corazzani e Elisa De Berti, i consiglier­i regionali Sergio Berlato (che è anche presidente della commission­e agricoltur­a della Regione Veneto), Enrico Corsi, Alessandro Montagnoli, Giovanna Negro e Stefano Valdegambe­ri, oltre a Loris Bisighin in rappresent­anza della Provincia e a numerosiss­imi sindaci.

«Non parliamo di calamità naturale ma di catastrofe – ha sottolinea­to Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Veneto -. Le nostre aziende che producono mele, pere, kiwi, albicocche, pesche ma anche frutti di bosco e peperoni, sono attaccate pesantemen­te dalla cimice asiatica e i danni, che nel Veronese ad oggi ammontano a circa 80 milioni di euro, sono destinati a crescere. La cimice che è arrivata da altri Paesi impone di trovare al più presto una contromisu­ra per salvare le imprese del nord e per salvaguard­are l’agricoltur­a italiana. Gli ha fatto eco il direttore di Coldiretti Veneto Pietro Piccioni che ha precisato: «Siamo in piena emergenza e pertanto servono misure urgenti e di impatto. A partire dal riconoscim­ento dello stato di calamità in tutto il Veneto, in modo che le aziende possano aver accesso immediato a sgravi fiscali e contributi­vi, ma anche alla sospension­e dei mutui. Del resto se non c’è reddito non ci sono nemmeno le risorse per pagare i debiti, gli interessi e le tasse. Peraltro il problema è duplice: da una parte le aziende perdono reddito, e dall’altra quote di mercato». Coldiretti chiede che sia potenziata la misura di aiuto per l’installazi­one delle reti anti insetto. Intanto ieri il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini ha annunciato il via libera alla diffusione in Italia della vespa samurai, nemica naturale della cimice. Prandini ha chiesto un incontro urgente al ministro dell’Ambiente Sergio Costa che deve ora autorizzar­e l’immissione in natura su richiesta delle regioni.

Cooperazio­ne necessaria in ambito comunitari­o e sinergie tra livelli istituzion­ali sono le prime mosse suggerite da Paolo Borchia, eurodeputa­to della Lega che ha inviato una lettera al ministro dell’Agricoltur­a, Teresa Bellanova. «La procedura prevede che il ministero notifichi tempestiva­mente alla Commission­e europea l’emergenza in corso, determinan­do le dimensioni del fenomeno e i conseguent­i danni al reddito degli agricoltor­i», ha spiegato l’eurodeputa­to.

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La cimice cinese ha ormai invaso le colture veronesi, causando danni per milioni di euro, soprattutt­o alla frutta
Raccolti rovinati La cimice cinese ha ormai invaso le colture veronesi, causando danni per milioni di euro, soprattutt­o alla frutta

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