Corriere di Verona

«Presto si sentiranno i primi benefici dell’intervento»

- L. A.

Una città in tilt. Colpa del temporale, ma non solo. Il presidente di Acque Veronesi, Roberto Mantovanel­li, spiega che proprio a Veronetta (ieri finita in parte sott’acqua, durante il nubifragio) la situazione sia decisament­e struttural­e. «Per questo – spiega Mantovanel­li – abbiamo sottoscrit­to gli accordi con il Comune per arrivare ad una revisione di tutta la rete fognaria della zona. Un cantiere esteso e complesso – sottolinea il presidente, – tanto che la fine dei lavori, iniziati in giugno, è prevista tra quasi un anno». Un anno di paralisi? «No – rassicura Mantovanel­li – perché si procede a stralci. Ben prima di quella data saranno visibili i primi benefici, ma per tutto il periodo in cui i cantieri resteranno aperti, è inevitabil­e che nubifragi come questo mettano in crisi la zona, a causa degli allagament­i: ma risolvere il problema alla radici è proprio il motivo per cui si è deciso questo grosso intervento». Guardando ai prossimi giorni, cosa possiamo prevedere per il nodo essenziale tra Teatro Romano e Piazza Isolo? «Sicurament­e ci sarà la riapertura al traffico entro i primi giorni della prossima settimana, lunedì o martedì, riportando alla normalità il ‘nodo’ di Interrato Acqua Morta prima della riapertura delle scuole».

«La situazione a Veronetta è precipitat­a per questo nuovo nubifragio – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Padovani– e questo conferma la validità dell’investimen­to di due milioni di euro che abbiamo fatto nei mesi scorsi per questa zona, con un milione stanziato dal Comune e l’altro dall’Azienda. La viabilità ha sicurament­e sofferto per quel cantiere, ma abbiamo ridotto il più possibile i disagi. Aprire la Ztl? Abbiamo valutato anche questa ipotesi – dice Padovani –ma con la fine del cantiere di Piazza Isolo pensiamo che il problema possa risolversi anche senza arrivare a questo». Curiosità: un sopralluog­o previsto ieri ai cantieri è stato rimandato proprio a causa del maltempo. «Nel 2019 non si può andare sott’acqua per un acquazzone – tuona Tommaso Ferrari, consiglier­e comunale di Traguardi – e tutti sanno che a settembre piove più che in piena estate: perché i lavori in Veronetta non sono stati terminati in tempo utile?».

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