Daniel Bessa, l’Hellas e le porte girevoli
Il centrocampista italo-brasiliano prima tra gli «intoccabili», poi invece escluso da Juric Il mercato lo ha ricondotto all’interno del gruppo e ora può diventare un jolly prezioso
Le porte girevoli dell’Hellas continuano a girare per Daniel Bessa. Prima dentro, poi fuori, adesso di nuovo dentro ma non del tutto. Già, il centrocampista italo-brasiliano è rimasto, la fine del mercato estivo ne ha certificato la permanenza a Verona, ma ora un infortunio muscolare l’ha bloccato.
Bessa, così, per qualche settimana non sarà a disposizione. Quando rientrerà, si potrà capire se Ivan Juric lo vorrà considerare e so rimarrà in vigore quel «no grazie» che il tecnico di Spalato pronunciò durante il ritiro austriaco di Feldkirchen an der Donau. L’Hellas aveva appena giocato in amichevole con il Trabzonspor, pareggiando 1-1. Bessa non era stato schierato e neppure era andato in panchina. Juric, interpellato sulle ragioni di quella scelta, non lasciò spazio alle interpretazioni: «Sull’impegno non posso dirgli nulla, ha sempre dato il massimo, ma io voglio giocatori che siano al 100% dentro il progetto. In questo momento non lo vedo convinto come dovrebbe essere e ho preferito non schierarlo». Era il 29 luglio. A Bad Zell, la località in cui si era disputato il test, fu segnato un taglio netto: Bessa, nelle valutazioni di Juric, non era concentrato a sufficienza sull’Hellas, e per questo non poteva far parte dei suoi piani.
Un ribaltone inatteso, perché ventisette giorni prima, il 2 luglio, durante la conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore del Verona, Juric, che ha diretto Bessa al Genoa, lo aveva «battezzato» come incedibile, dichiarando che si trattava di uno dei pochi giocatori in rosa già pronti per la A. Evidentemente, in quelle settimane, tra il ritiro di Primiero San Martino di Castrozza e quello in Austria, a Juric non erano piaciute alcune situazioni e aveva visto un Bessa distratto. Così, la serratura è calata sul suo impiego nell’Hellas. Questo, dopo che Juric gli aveva dato continua fiducia, impostandolo nella posizione di suggeritore alle spalle della punta centrale, nel 3-4-2-1 che ha preso forma tra le montagne del Trentino. Lo stato delle cose non è variato in seguito.
Dopo la gara persa in Coppa Italia il 18 agosto con la Cremonese, Juric ha ripetuto che, riguardo a Bessa, nulla era cambiato: era fuori, restava fuori. Il verdetto del mercato, tuttavia, l’ha «riportato» nel Verona. Non ci sono state offerte concrete per un giocatore che va in scadenza il 30 giugno 2021 e percepisce 450.000 euro netti a stagione. Ne era arrivata, in precedenza, una dal Sudamerica, dagli argentini del Tigre, ma Bessa aveva opposto un rifiuto al trasferimento fuori Europa.
E adesso? Detto del forfait per la lesione degli adduttori
lungo e obliquo della coscia destra che lo costringerà a restare ancora a guardare (i tempi di recupero sono da stabilire), Bessa rappresenta di nuovo un’opzione fruibile per Juric. che non ha mai messo in dubbio le qualità di un giocatore che a Genova ha
apprezzato e sempre utilizzato da titolare. Il problema, evidentemente, era una questione di mentalità. E di «convizione» da mettere in campo insieme ai talenti tecnici. Se Bessa, smaltito l’infortunio, dimostrerà di avere quello che Juric richiede, le porte non saranno più girevoli, ma più che aperte per l’italo-brasiliano. E, a quel punto, proprio Bessa potrebbe diventare un ulteriore nuovo acquisto per l’Hellas, nella burrascosa marcia per raggiungere l’obiettivo salvezza.