Rubavano dalle auto ferme nelle aree di sosta Arrestati due nomadi, denunciato un minorenne
(d.o.) Erano l’incubo dei turisti e dei camperisti che si fermavano all’area di servizio di Sommacampagna soprattutto di notte. Puntavano in particolare le auto straniere: più difficile – secondo i loro calcoli – che «perdessero tempo» a fare denuncia. Alla fine, grazie a un’attività di «intelligence» che ha unito la verifica dei filmati a controlli incrociati sull’utilizzo di un bancomat (rubato, il che ha permesso di ricorrere alle telecamere presenti allo sportello) e sulla targa di un mezzo utilizzato dai ladri (rubato anch’esso) sono stati individuati. Due di loro, un 25enne e un 19enne che vivono in un campo nomadi in provincia di Padova, sono finiti al carcere Due Palazzi, sempre nel capoluogo euganeo, mentre un terzo minorenne, è stato denunciato. Le indagini sono state portate avanti dalla polizia stradale di Verona, con il coordinamento della procura scaligera. Grazie agli elementi raccolti dagli agenti, ieri mattina la squadra mobile di Padova ha potuto procedere all’arresto. Alla fine è stato possibile ricondurre ai tre almeno quattro furti, tutti avvenuti all’area di servizio Val di Sona negli ultimi mesi. In tutti i casi, i tre avevano rotto i finestrini per forzare le auto e prendere quanto trovavano «di interessante» all’interno. «I furti a danno di automobilisti e camperisti nelle zone di sosta sono un fenomeno che, pur in calo, continua ad essere presente e che ci vede impegnati costantemente – spiega Girolamo Lacquaniti, comandante della polizia stradale –. L’implementazione dei sistemi di video sorveglianza è stata una richiesta che abbiamo fatto da tempo e che , in questo caso, si è dimostrata determinante per le indagini».