Corriere di Verona

Bosco, un paese ferito al cuore «Sono dei bravi ragazzi, quella è una brutta strada»

- di Francesco Barana

Il cielo è plumbeo a Bosco Chiesanuov­a. Grigio e triste come un paese che ieri mattina si è svegliato sotto choc. Incredulo. Attonito. «Stranito», come dice Ornella della libreria Pensieri Belli: «Stamattina la gente non va nemmeno a bere il caffè».

In effetti ci sono poche persone in piazza e per le vie, voglia di parlare ancora meno. L’incidente di venerdì notte tra Malga Vigna e Contrada Tinazzo dei sei ragazzi sulla Subaru Forester, che è costato la vita a Lucia Corradi, 18 anni, è una lama che s’infila sul cuore di una piccola comunità nella quale tutti conoscono tutti. Il padre di Lucia è titolare dello storico negozio di frutta e verdura del paese. Da lì passano quasi tutti.

La Baita, l’osteria vicino al Palaghiacc­io dove Lucia lavorava come cameriera stagionale, è chiusa. Qui serve ai tavoli anche un altro dei sei ragazzi di quella Subaru, Mattia Pretto. Lucia venerdì sera era di riposo e stasera avrebbe dovuto terminare la stagione, per poi domani riprendere con la scuola – era all’ultimo anno di liceo scientific­o al Copernico a Verona. Mattia invece due sera fa ha «staccato»prima di mezzanotte. «Era una bella ragazza Lucia, solare, vivace, ma educata, sorridente, gentile. Una bella persona, si esprimeva con gli occhi e con il sorriso», ci dirà verso sera, raggiunta al telefono, Romina la titolare. «Lucia – continua – si era inserita bene con gli altri colleghi e con la clientela, aveva cominciato a giugno dopo la fine delle scuole. Penso ai suoi genitori, è una tragedia»

«Vorrei sapere cosa è successo», esclama Nicola fuori dal Ronny Caffè di Piazza della Chiesa. Sul volto qualche lacrima che cerca di contenere e intima disperazio­ne. Segue un lungo silenzio. Poi Nicola scuote la testa impotente: «Quei ragazzi volevano solo divertirsi, come è normale a 20 anni. Sono ragazzi seri, che lavorano di sera nei locali qui di Bosco, che staccano tardi e che non potevano muoversi prima. Finito il lavoro volevano solo raggiunger­e la malga di un loro amico per divertirsi».

Ma è il bar Centrale di via Roma l’ombelico del piccolo mondo di quei ragazzi, che lì si ritrovavan­o spesso: «Era la compagnia di Bosco, ragazzi uniti tra di loro», ricorda Maria Cristina dell’edicola di fronte. Al Centrale lavora anche Arianna Vinco, una delle ragazze coinvolte nell’incidente. Venerdì sera ha chiuso il bar e si è aggregata agli altri. Al bancone troviamo sua sorella, gentilissi­ma ma che preferisce non parlare. Fuori c’è Sebastiano, 40 anni, un cliente :« Conosciamo i ragazzi e conosciamo i loro genitori. Ne senti e leggi tante in giro, ma quando ti tocca da vicino... Da queste parti non era mai successa una roba del genere, anzi 50 anni fa quattro villeggian­ti qui su in Val di Porro avevano fatto un volo analogo. Quella è una brutta strada, basta mettere mezza ruota fuori e rischi di essere fregato». «Siamo tutti sconvolti – dice Giancarlo Pezzo, mentre cammina sulla strada a fianco – ci conosciamo tutti qua, poi loro sono bravi ragazzi, figli di persone conosciute in paese». «La verità è che siamo tutti scioccati – riprende Maria Cristina dell’edicola – Gianni il papà di Lucia lo conosco. Erano ragazzi di vent’anni che stavano andando a una festa in una malga ristruttur­ata, ragazzi tranquilli, ragazzi normali della loro età». Lorenzo Fasoli, che a Bosco ha una casa e sta trascorren­do gli ultimi giorni di vacanza, racconta sconsolato: «Sono andato a fare la spesa giù al market Valbusa adesso, erano tutti ammutoliti. Era una ragazzina, non aveva neanche 19 anni...».

In municipio c’è il sindaco Claudio Melotti: «La comunità è sotto choc, sono costernato. È una tragedia che colpisce questo piccolo paese. Mi stringo alla famiglia Corradi, che conosco bene e su cui il destino si sta accanendo dopo la scomparsa l’anno scorso dello zio di Lucia. Esprimo solidariet­à ai genitori di Lucia, Gianni ed Elena, alle sue due sorelle e ai due fratelli, anche se mi rendo conto che le parole servono a poco in circostanz­e come queste. Spero che tutta Bosco possa aiutare questa famiglia ad andare avanti e a lenire il dolore».

Il sindaco Melotti La nostra comunità è sotto choc, sono costernato

 ??  ?? Sindaco Melotti
Sindaco Melotti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy