Johnny superstar tutto smorfie e sorrisi «Uno spritz, please»
Johnny superstar. Che sia stata la star più amata e seguita è quasi indiscusso. Perfino l’altroieri, quando il Lido è stato battuto dalla pioggia e dal vento per quasi tutto il giorno, i fan di Johnny Depp non hanno smesso di avere fiducia: il loro idolo prima o poi sarebbe arrivato a vergare col pennarello le loro foto o a dire ciao dagli schermi degli smartphone. E così è stato. Tanto sullo schermo nel film Waiting for the Barbarians, passato in concorso alla Mostra del Cinema, Depp era carnefice senza nessun riscatto e malvagio, quanto dal vivo è stato dolce e accomodante. Verrebbe da dire che i divi che sfasciano la camera d’albergo non li fanno più: al Belmond Cipriani, dove è stato ospite per due giorni, si è fatto avvicinare da tutto il personale e a tutti ha regalato sorrisi e smorfie dei suoi personaggi più riusciti. L’altroieri all’hotel Hungaria, dove ha trascorso la mattina a fare interviste per le televisioni, nelle pause fuggiva sul rooftop dell’albergo per godersi la vista meravigliosa del mare e della laguna e per fumare l’amato sigaro. Al barman dell’hotel, Diego Filippon, ha chiesto lumi sullo spritz dopo averne tanto sentito parlare e se n’è fatto fare uno
nella versione più forte, al bitter. Alla pausa pranzo si è avventato sulla pasta al tonno e olive e sul salmone alla griglia con polenta abbrustolita. Ma l’apice l’ha raggiunto quando ha incrociato lo sguardo del nipotino del proprietario dell’hotel, Leo, pochi mesi e nel curriculum può già segnare di aver fatto fare a Johnny l’imitazione di sé stesso ripetendogli le movenze alla Jack Sparrow, cosa che lo ha molto divertito. Per tenersi sveglio, in modo molto americano, per tutta la mattina Depp ha bevuto bibitoni di caffè lungo, il che gli ha permesso di non perdere la concentrazione fino a sera, quando, nonostante diluvio, vento e tempi strettissimi, ha onorato gli impegni con i fan, che lo attendevano da ore.
Il giovane favoloso
L’altro grande protagonista della Mostra, anche se il film non era in concorso e lui quindi non ha mai giocato un ruolo nei discorsi da bar sul palmares, è stato Timothée Chalamet. Osannato dalle ragazzine, corteggiato, seguitissimo in Instagram, fascinoso per il target sotto i venti e segretamente anche per quello sopra, Chalamet ha stregato il Lido con quel misto di dolcezza e follia shakespeariana perfetta per il ruolo interpretato nel film di David Michôd, The king, Enrico V, nominato dal padre successore del re. Molto del suo fascino si deve anche allo stilista che lo ha vestito al Lido, Haider Ackermsnn, franco-colombiano e dallo stile particolarissimo, in bilico tra il femmineo - con l’abito della serata di gala fermato in vita da una fusciacca - e lo scanzonato, con i pantaloni tirati su esattamente come li portano i coetanei di Timothée. Curiosa coincidenza, a legare Depp e Chalamet non è solo l’essere stati i più travolgenti alla Mostra, arrivando a fare un po’ d’ombra a Brad Pitt, ma Lily-Rose Depp, figlia di Johnny e fidanzata-non fidanzata di Chalamet. Cherchez la femme...