Il temuto fentanyl alle porte di Verona
Lo studio: un terzo di ragazzi veronesi ha provato droghe. Allarme per le sintetiche
In 75 hanno ammesso di usare la cocaina, in sei l’eroina. Ma a preoccupare di più gli specialisti è il lungo elenco di droghe sintetiche, tra cui il fentanyl, oggetto di un recente sequestro a Desenzano, sul lago di Garda. Le risposte sono arrivate da ragazzi dai 13 ai 19 anni: alla domanda,«Hai mai fatto uso di droga?» ha risposto affermativamente il 29%, con un aumento rilevante rispetto all’anno scorso, quando i «sì» erano stati «solo» il 18%.
In 75 hanno ammesso di usare la cocaina, in sei l’eroina. Ma a preoccupare di più gli specialisti è il lungo elenco di droghe sintetiche. Le risposte sono arrivate da ragazzi dai 13 ai 19 anni: ovvero quelli che frequentano alcune scuole superiori della città. Uno studio, completamente anonimo che i medici del dipartimento delle dipendenze dell’Usl 9, Giovanni Serpelloni, Monica Zermiani e Marta Pizzini, assieme alla psicologa del Punto Ascolto dell’Ufficio scolastico provinciale Giuliana Guadagnini, ripropongono da qualche anno e che, stando al campione (1988 studenti) è uno dei più importanti svolti in Italia. Qualche anno fa, questo «sondaggio» aveva rivelato quanto fosse comune l’utilizzo, anche solo sporadico, di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi. Questa volta, i dati raccolti nel corso dell’anno scolastico 2018-2019 disegnano una situazione ancora più complessa. Alla domanda,«Hai mai fatto uso di droga?» ha risposto affermativamente il 29%, con un aumento rilevante rispetto all’anno scorso, quando i «sì» erano stati «solo» il 18%. Un dato che sorprende fino a un certo punto, visto che è in linea con le rilevazioni a livello nazionale. Con una piccola differenza: il campione veronese è sensibilmente più giovane e parte dai 13 anni anziché dai 15, come avviene per la maggior parte dei questionari. Una tendenza confermata dal fatto che una grande fetta di ragazzi fa la prima esperienza con gli stupefacenti a 14 anni: il 35% (il 30% nella rilevazione precedente). Ma se ai ragazzi si chiede sei i loro amici fanno uso di droga, le risposte affermative si impennano al 51%. Insomma, un fenomeno che esiste e che è in crescita, con un’eccezione. Alla domanda: «Nella tua scuola “girano” sostanze?», ha risposto sì il 43%, contro il 53% dello scorso anno. «La differenza — afferma Serpelloni — è che quest’anno c’è stata l’operazione “scuole sicure” che ha portato a una serie di sequestri. Evidentemente c’è stato un effetto deterrente». Quanto alle motivazioni che hanno spinto a «provare» la droga, i più (57%) rispondono di averlo fatto per curiosità, una buona fetta (26%) specifica di averlo fatto per propria scelta, mentre il 7,2% dice di essersi sentito condizionato. «Ancora oggi — sottolinea Guadagnini — moltissimi cominciano a utilizzare sostanze per sentirsi parte di una comunità». Le droghe più diffuse restano marijuana (l’ha indicata il 52% di quanto ha affermato di aver provato stupefacenti) e hashish (7,1%) ma ha un peso anche la cocaina (5,5%). Il 26,4% ha indicato altre sostanze, soprattutto sintetiche e reperibili su internet. Anche se marginale, l’eroina resta l’osservata speciale. «Le morti per overdose in Veneto — afferma Serpelloni — hanno ribadito come la lotta a questa droga debba essere prioritaria: anche se a Verona non abbiamo registrato casi, l’allerta è massima». Così come per il fentanyl, oppiode sintetico che sta causando un’epidemia di morti negli Usa, oggetto di un sequestro recente a Desenzano, sponda bresciana del lago di Garda: praticamente alle porte di Verona.