Ex Arsenale, c’è il progetto definitivo per i tetti
Doveva arrivare entro il 10 settembre, ed è arrivato il 9. Il progetto definitivo per il rifacimento dei tetti dell’Arsenale è stato depositato ieri, ed è immediatamente ripartito verso la Sovrintendenza, (che peraltro ha già dato un primo via libera informale). L’obiettivo, adesso, è di concludere la progettazione nel gennaio 2020 e far partire subito dopo i cantieri, che lavoreranno per circa due anni. Nel frattempo, entro il primo ottobre sarà pronto anche il bando europeo per la riqualificazione dell’intero compendio. Il punto è stato fatto dall’assessore all’Urbanistica, Ilaria Segala, e da quello ai Lavori Pubblici Luca Zanotto, presenti gli ingegneri Micaela Goldoni di Politecnica e Fabio Carretta di F&M Ingegneria. L’urgenza di stringere i tempi è aumentata anche per i cedimenti registrati, nei mesi scorsi, da alcuni tetti della corte centrale. L’area è costantemente monitorata, e da lì partirà il futuro intervento. Il cantiere si sposterà poi sugli edifici laterali, in modo da garantire sempre l’accessibilità al compendio. Gli studi fatti recentemente hanno confermato come sia indispensabile intervenire subito sui tetti, perché i danni maggiori sono riscontrabili proprio dove mancano le coperture o ci sono state grosse infiltrazioni. Ben conservate, invece, risultano essere le fondazioni.Con l’intervento previsto nel progetto saranno recuperate travi e capriate esistenti, provvedendo anche all’isolamento sia termico che acustico. «Da qui parte la progettazione esecutiva – ha detto l’assessore Segala - dopo un lungo lavoro di studio storico e sismico mai condotto prima. La gara europea per l’intero compendio ci consentirà poi di procedere con la progettazione su 7 lotti ma con un unico progettista e direttore lavori».