Pugni a un 13enne al parco per strappargli la catenina
Il primo settembre una rapina violenta in un’abitazione di Verona, appena quarantott’ore dopo un furto con strappo a Bussolengo, dove in parco - stando all’accusa in base a cui il pubblico ministero Gennaro Ottaviano ne ha disposto il fermo avrebbe derubato un tredicenne veronese della catenina d’oro che indossava al collo. Non solo perché, subito dopo avergli strappato il monile, di fronte al tentativo di reazione della giovanissima vittima l’ avrebbe colpita prima con un pugno al volto e altri pugni sempre in faccia, quindi con la lattina di una bibita al naso: al minorenne sono state poi riscontrate dai sanitari lesioni personali «consistite in un lieve trauma cranico con 5 giorni di prognosi». Sono due le contestazioni descritte nel capo d’imputazione per cui la Procura ha chiesto la convalida del fermo di Riccardo Vazzoler, 20 anni, che stamane verrà interrogato in carcere dal giudice per le indagini preliminari Giuliana Franciosi. Ad assisterlo sarà il difensore Alessio Regagliolo: oltre che delle lesioni e del furto al minorenne, il 20enne dovrà rispondere anche di lesioni e rapina contro un veronese che avrebbe preso a calci e pugni al viso, per impossessarsi del mazzo di chiavi della vittima, del cellulare, del bancomat e di contanti (circa 150 euro) che si trovavano dentro il portafogli, cagionandogli lesioni personali ritenute dai medici che le hanno refertate guaribili nel giro di una decina di giorni. Oggi, se risponderà al gip, la versione del presunto responsabile.
I due reati È accusato anche di una rapina in casa