Rrahmani, la diga dell’Hellas
Il centrale kosovaro, gran fisico e tempismo, è già un punto fermo della difesa gialloblù Oggi se la vedrà con Kane in Nazionale, poi Milan e Juve: «Cristiano Ronaldo? Accetto la sfida»
Oggi cercherà di fermare Harry Kane, uno dei «pistoleri» più veloci del West calcistico. Poi Amir Rrahmani tornerà in Italia per prepararsi a una nuova sfida. Domenica, al Bentegodi, arriva il Milan di Krysztof Piatek (a proposito di pistoleri) e per il difensore gialloblù ci saranno gli straordinari da fare.
Nel brillante avvio di campionato dell’Hellas, a colpire è stato sì Marash Kumbulla, sorpresa tout court, poco meno che al debutto tra i professionisti e subito convincente in fase di copertura, sia con il Bologna che a Lecce, ma a fare il paio con il talento albanese – anche lui, per altro, impegnato in Nazionale: oggi c’è la partita con l’Islanda – è il giocatore kosovaro. Il Verona l’ha prelevato dalla Dinamo Zagabria versando al club croato 2.1 milioni di euro. Di fatto, è stato il primo acquisto estivo dell’Hellas. L’ha scelto, dietro indicazione dello scouting gialloblù, Tony D’Amico, che si è consultato con Ivan Juric per chiudere l’affare. Il tecnico, visionato Rrahmani, non ha esitato a dare il proprio assenso al suo ingaggio (con la firma su un contratto quadriennale). Fin dai primi allenamenti in montagna, in ritiro, Rrahmani è stato un perno per Juric. Collocato sul lato destro della linea difensiva, muscolarità e grande concentrazione ne hanno cadenzato il rendimento.
Adesso iniziano le partite con le big della serie A. Il Milan, dunque, domenica (per la gara con i rossoneri sale l’attesa: sono 3710 i biglietti già staccati, si andrà di sicuro oltre la quota delle 15000 presenze al Bentegodi) e poi, il sabato successivo, la Juventus, che vuol dire Cristiano Ronaldo e tanti altri campionissimi. Si rimbocca le maniche, Rrahmani, che è uno che non ha paura di niente e non sa che cosa sia la scaramanzia: da anni gioca con la maglia col numero 13, le superstizioni gli fanno un baffo. «Dovrò marcare anche Cristiano Ronaldo? Sono pronto ad accettare la sfida. Ho già avuto esperienze di questo tipo in Europa League e in nazionale», ha detto, nei giorni della preparazione a Primiero San Martino di Castrozza. Ora ci siamo, e intanto Rrahmani arriva ai duelli con i colossi della A dopo quelli con il Kosovo che sogna la qualificazione all’Europeo del 2020. Procede a ritmo spedito, questa nazionale giovane, di cui Rrahmani è il capitano, dopo aver giocato, prima che nascesse, nell’Albania, quando il commissario tecnico era il trevigiano Gianni De Biasi: «Ha grande forza fisica e sa uscire bene con la palla al piede», il commento dello stesso tecnico, interpellato sulle qualità del difensore del Verona.
Il Kosovo, sabato, ha sconfitto, battendola in rimonta a Pristina, la Repubblica Ceca. Rrahmani è il capitano e il leader del gruppo, e con questo spirito si presenta all’incrocio di Southampton, tra poche ore, con l’Inghilterra, che sempre sabato ha travolto la Bulgaria con un debordante 4-0. Tre gol li ha firmato Kane. La squadra di Gareth Southgate è in testa al girone, ha vinto tre partite su tre e ha una differenza reti eloquente: più 13, con 14 reti fatte e solamente una subita. Il Kosovo, per adesso, non conosce la sconfitta. Occhi puntati su Rrahmani, quindi. Non che abbia bisogno di ulteriore carica, ma se il ragazzo dovesse riuscire a fermare anche i Tre Leoni il suo morale sarebbe ancora di più alle stelle, pronto per il Milan domenica e per il gran ballo dell’Allianz Stadium con la Juve e il re portoghese che la guida.
Intanto occhi puntati sul Diavolo, che al Bentegodi più volte ci ha rimesso la coda. Rrahmani e i gialloblù sono pronti allo sgambetto.
Il programma Domenica (20,45) al Bentegodi c’è il Milan e il sabato dopo (18) a Torino con la Juve