Corriere di Verona

Il ds D’Amico: «Hellas, squadra da battaglia»

Il ds D’Amico: tutte le operazioni di mercato sono importanti, l’arrivo di Stepinski è merito di Setti

- Fontana

Il mercato estivo si è chiuso, il campionato di serie A sta per ricomincia­re. Per Tony D’Amico è ora di fare un bilancio consuntivo (sulla sessione estiva) e uno preventivo (sulla stagione che aspetta il Verona in A). Il direttore sportivo dell’Hellas, intervista­to dal canale ufficiale del club, è netto: «La nostra deve essere una squadra da battaglia. L’inizio è stato soddisface­nte, con 4 punti in due gare difficili come quelle con il Bologna e il Lecce. Soprattutt­o, abbiamo mostrato cattiveria agonistica, cosa che è fondamenta­le per cercare di raggiunger­e il nostro obiettivo. Ivan Juric, in questo senso, ha già impresso le proprie idee. Pretende molto e dà tanto ai giocatori, cui chiede parecchia dal punto di vista dell’aggressivi­tà e sul piano fisico. È un uomo di lotta».

A Juric è stata affidata la conduzione di una squadra costruita pezzo dopo pezzo, con un programma chiaro («Abbiamo cominciato dalla difesa, via via lavorando su tutti i reparti», spiega D’Amico) completato dall’arrivo, negli ultimi minuti del mercato, di Mariusz Stepinski, rinforzo atteso per l’attacco: «Tutte le operazioni effettuate sono state importanti, non faccio differenze tra l’una o l’altra, lo stesso discorso vale anche per l’ingaggio di Stepinski, che è stato complicato. Vanno dati i meriti per l’esito favorevole della trattativa a Maurizio Setti. Il presidente ha fatto non soltanto uno sforzo economico, ma anche di pazienza».

Il braccio di ferro con il Chievo si è concluso con l’Hellas che ha siglato un accordo da 5,5 milioni di euro da versare per il cartellino di Stepinski. Mai Setti, per un giocatore da prendere per il Verona, aveva speso tanto. D’Amico, dal canto suo, descrive l’Hellas che è stato plasmato in questi mesi: «La squadra è giovane, abbiamo agito in continuità con quanto fatto nella scorsa stagione, quando eravamo i terzi per età media più bassa in B, ma poi occorreva esperienza per la A, e non parlo solamente di un fattore anagrafico, ma anche di abitudine Gialloblù L’esultanza del Verona dopo il gol dell’1-1 al Bentegodi contro il Bologna il 25 agosto. Domenica prossima c’è in programma la notturna col Milan a questo campionato, che è sempre più difficili. Tante società hanno investito molto, prendo il caso del Cagliari, che ha effettuato delle entrate di grande valore. Poi, va aggiunto che gli investimen­ti non sono sempre rappresent­ano una garanzia in assoluto di risultati: a dare i giudizi è sempre il campo, ed è da lì che ripartiamo». Con una formula che D’Amico enuncia nel dettaglio: «Unità d’intenti. Questo deve esserci fra le tre componenti che sono in gioco: la società, la squadra e i tifosi. Ci sono tante partite da giocare, ci saranno dei momenti difficili che arriverann­o ma, se sapremo restare compatti, li supereremo e avremo maggiori possibilit­à di cogliere la salvezza».

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