Corriere di Verona

Molestata a 12 anni denuncia tutto nel tema

Sotto accusa il nonno di un’amichetta. Ieri ha chiesto l’abbreviato

- Tedesco

A 12 anni denuncia le molestie nel tema assegnato in classe.

Era improvvisa­mente scoppiata in lacrime a scuola, mentre con i compagni stava partecipan­do a una conferenza sul cyber bullismo dell’associazio­ne «Save the children». La prima a notare quel pianto all’apparenza immotivato, era stata una delle insegnanti che aveva subito chiamato in disparte la piccola Giulia (il nome è ovviamente di fantasia, ndr) per sapere cosa fosse successo di tanto grave da turbarla in quel modo. «L’ho scritto nel tema che abbiamo fatto ieri in classe» le aveva risposto l’alunna,che è veronese e ha 12 anni. I fatti sono accaduti in un istituto del capoluogo a marzo dello scorso anno e ieri mattina in aula, davanti al giudice Luciano Gorra, il nonno di un’amichetta di Giulia era accusato di molestie sessuali ai danni di minore. A far finire l’anziano, che ha 90 anni e risiede in provincia, al banco degli imputati per rispondere di un reato tanto pesante commesso - questa è l’ipotesi della Procura - nei confronti di Giulia, sono state proprio le confidenze della ragazzina tra le righe di quel tema a scuola. Il titolo assegnato agli alunni era «Descrivi te stesso»: di fronte al pianto della minore, la docente si era precipitat­a a leggere il tema del giorno precedente, trovandosi descritte le presunte molestie ai danni di Giulia. A quel punto l’insegante aveva subito informato della questione la dirigente scolastica, che aveva convocato a scuola la madre dell’alunna. Quest’ultima, di fronte alla preside, le aveva confermato l’episodio: lo stesso giorno in cui sarebbe avvenuto, Giulia le aveva raccontato tutto ma la mamma avrebbe preferito non denunciare i fatti nel timore ha spiegato alla dirigente scolastica - che la figliolett­a finisse in un «tritacarne». Neppure il padre della minorenne era stato informato dell’accaduto: la mamma era convinta che la piccola sarebbe riuscita a superare il trauma, mettendo subito fine ai possibili incontri di Giulia con il presunto molestator­e. Si sarebbe trattato del nonno di un’amichetta della vittima: la vicenda contestata si riferisce all’estate 2017, quando Giulia si era recata con altre coetanee a casa dell’amica per assistere a una rappresent­azione teatrale. La sera, erano rimaste Giulia, l’amichetta e i nonni della seconda. Guardavano tutti e quattro la tv sul divano, la stanza era in penombra, improvvisa­mente l’anziano avrebbe iniziato a «toccare» Giulia, prima sulle gambe, poi nelle parti intime. La piccola con un pretesto era corsa in bagno,poi aveva confidato ogni cosa all’amica, ma quest’ultima aveva reagito dicendole che aveva sicurament­e frainteso. Quando era arrivata la madre per riportarla a casa, Giulia era scoppiata in lacrime nell’auto raccontand­ole tutto. La 12enne avrebbe voluto andare alla polizia, ma la mamma aveva preferito - come ha poi spiegato alla preside - non farle subire ulteriori traumi, facendo in modo che la figlia non potesse più incontrare l’anziano. Sperava che Giulia dimenticas­se l’incubo e che non avesse strascichi da quell’episodio, invece evidenteme­nte non è stato così e la ragazzina a diversi mesi di distanza ha raccontato ogni cosa nel tema. Lo stesso personale scolastico ha poi spiegato durante le indagini che la ragazzina aveva manifestat­o un pesante stato di turbamento e difficoltà a rapportars­i con gli altri: ripercussi­oni che sarebbero da ricollegar­e alle presunte molestie.Ieri l’imputato 90enne era in tribunale:la madre della vittima risultava parte civile con la legale Paola Montresor, mentre per la difesa c’erano gli avvocati Anastasia Righetti e Alessandro Natali che hanno chiesto il rito abbreviato. Si torna in aula ad aprile.

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In classe L’inchiesta è partita dal tema a scuola scritto dalla vittima, un’alunna veronese di 12 anni

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