Rsu di Agsm, è giallo sulla lettera contro i confederali: «Era solo una bozza»
(l.a.) Nasce un ennesimo piccolo giallo sulle vicende (già ingarbugliate) di Amia e del suo futuro. A creare scompiglio, nelle ultime ore, era stata una lettera dei sindacati interni di Agsm, che smentivano la posizione presa in materia dai dirigenti confederali. Come scritto ieri, quella lettera era stata oggetto di una discussone dei capigruppo di tutti i partiti, contribuendo a far rinviare la prima seduta del consiglio comunale alla settimana prossima. La missiva era stata commentata anche dai vertici di Amia, da dirigenti sindacali e da molti big del Comune. Ma adesso il nuovo giallo: le Rsu di Agsm fanno infatti sapere che loro non hanno mai scritto nulla sul trasferimento dei 23 lavoratori, passati da Amia ad Agsm, e sostengono che quel testo non era mai stato inviato ad alcuno: «Era un documento-bozza non firmato, ottenuto non sappiamo come in maniera non ufficiale». Il testo in nostro possesso, peraltro, ha 6 firme in calce, ben visibili e leggibili, ed è identico a quello nelle mani di amministratori comunali, dirigenti aziendali e sindacalisti. Un falso? Un sabotaggio? Ma pure questa è comunque una spia del clima in cui sta maturando una svolta importantissima per la città, su temi vitali come la gestione dei rifiuti e le alleanze di Agsm con altre multiutilities, con in gioco milioni di euro e servizi essenziali per tutti i veronesi.