Caso Bonfrisco Il gup chiede l’intervento della Consulta
(la.ted.)È scattata il 2 settembre l’ordinanza di 18 pagine con cui il gup Livia Magri chiede in merito al caso che riguarda Cinzia Bonfrisco (ora europarlamentare della Lega) il pronunciamento della Consulta. «Si chiede scrive il magistrato - alla Corte Costituzionale di dichiarare che non spettava al Senato della Repubblica deliberare che i fatti per cui è pendente il procedimento penale nei confronti di Bonfrisco concernono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni ai sensi dell’articolo 68 primo comma della Costituzione e di annullare conseguentemente la deliberazione di insindacabilità adottata». Di qui, in questi giorni, la notifica della decisione alle parti coinvolte, la sospensione del procedimento penale e la trasmissione degli atti alla Consulta. L’accusa all’allora senatrice è di «aver favorito l’allora dg del Consorzio Veneto Energia (Cev) Gaetano Zoccatelli» in cambio di utilità tra cui un soggiorno in Sardegna. La politica difesa da Paolo Maruzzo ha sempre sostenuto che l’interessamento per il Cev era finalizzato solo a porre in risalto l’azione del Consorzio che raggruppa 1.200 comuni e offre un risparmio rispetto a Consip. A dicembre la Giunta del Senato aveva respinto la richiesta del tribunale di Verona per l’autorizzazione a procedere. Ora parola alla Consulta.