Corriere di Verona

Malcesine piange Morris «Papà d’oro»

- Annamaria Schiano

Non c’era persona ieri pomeriggio a Malcesine che non si fermasse a leggere l’epigrafe di Morris Basso, 39 anni (nella foto). Occhi commossi in tutti e commenti di cordoglio da una comunità che aveva dato una seconda casa al giovane cameriere di origine trentina. Basso, due giorni fa, alle 13, stava andando al lavoro a bordo del suo scooter lungo la strada gardesana, quando all’altezza della chiesetta La Madonnina, ha tamponato un’auto ed è stato sbalzato sulla carreggiat­a opposta, dove in quel momento giungeva un autobus che lo ha falciato in pieno, uccidendol­o

A Malcesine dove si era trasferito a vivere 15 anni fa non lo dimentiche­ranno. Vi aveva creato la sua famiglia, con la giovane compagna Arianna Melotto dalla quale ha avuto un figlio, che oggi ha 5 anni. In paese aveva trovato anche tanti amici, con i quali condividev­a serate in compagnia e la passione per il calcio. Era tifoso sfegatato della Juventus e sul suo profilo Facebook campeggia una sua foto con Alessandro Del Piero. Viveva con la compagna e il figliolett­o nell’appartamen­to sopra i genitori di lei. Il padre di Arianna, Loris, ieri era disperato: «Sono stato tre ore sulla strada, lì a guardarlo morto a terra, è stato terribile – racconta – gli abbiamo voluto tanto bene e non so come faranno i suoi genitori ad affrontare questo dolore, era il loro unico figlio». Melotto non si dà pace: «Stiamo soffrendo tanto, Morris faceva parte della nostra famiglia. Samuel è un bambino bellissimo ed ora è rimasto senza papà. Lui era uguale a mia figlia ed era un ragazzo affidabile e molto corretto sul lavoro». A Besagno di Mori oggi pomeriggio alle 15,30, nella chiesa parrocchia­le, si terrà il funerale di Morris. Il 39enne ha lavorato negli ultimi due anni all’Hotel Val di Sogno, dove era caposala e nei sette anni precedenti all’Hotel Malcesine, dove i camerieri Pino e Christian hanno condiviso il lungo lavoro al suo fianco. «Era un bravo ragazzo, gran lavoratore, siamo tutti scioccati – spiegano – Era molto equilibrat­o e sveglio, intelligen­te e preciso, conosceva le lingue, dialogava con i clienti e alla sera, in bassa stagione, andava a giocare a calcio con gli altri ragazzi di Malcesine. Parlava sempre tanto della Juve». Lo ricorda anche l’ex vicesindac­o Matteo Gazzi, un suo grande amico: «In paese lo conoscevan­o tutti, era un bravissimo papà, educato e rispettoso».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy