«Bandi, l’Emilia non è più generosa Sulle reti coinvolte oltre mille Pmi»
L’Emilia Romagna più generosa di noi sul piano dei bandi per i Piani di sviluppo regionali? «Assolutamente falso». Replica così l’assessore veneto allo sviluppo economico, Roberto Marcato, alle posizioni espresse ieri dall’industriale padovano Giorgio Agugiaro (Compagnia Generale Molini) secondo le quali la regione confinante a sud sarebbe più disponibile nel sostenere finanziamenti per progetti innovativi di crescita. E questo è uno dei motivi, ha spiegato due giorni fa, assieme ad una maggiore velocità degli enti pubblici nell’autorizzare operazioni immobiliari a fini industriali, che l’hanno indotto ad orientare finora i due terzi dei progetti di investimento sull’altra sponda del Po.
Ma è un punto di vista che Marcato non condivide ed al quale replica con dati alla mano. «Abbiamo un Piano operativo regionale (Por) che fa leva sul Fondo europeo (Fesr) per 600 milioni di euro e ogni nostro bando va in overbooking di richieste di adesione e dobbiamo sempre cercare risorse ulteriori».
E non sarebbe tutto: «Soprattutto – prosegue Marcato – siamo l’unica Regione in Italia che ha istituito le Reti innovative regionali (Rir), cioè aggregazioni di imprese di piccole dimensioni accomunate da obiettivi condivisi le quali, supportate dalle università come partner scientifici, possono chiedere finanziamenti per progetti di ricerca che singolarmente difficilmente sarebbero in grado di affrontare. In due anni e mezzo le aziende coinvolte sono state 1.008. Oggi le reti attive sono 19 e altre due sono in approvazione. I fondi regionali riversati sono pari, finora, a 35 milioni e altrettanti sono quelli investiti dalle reti innovative stesse, è uno strumento grazie al quale riusciamo anche ad arginare la fuga di cervelli all’estero».
E ancora sostiene l’assessore: «C’è poi un accordo con il ministero dello Sviluppo economico per un piano di crescita sostenibile grazie al quale, con 10 milioni stanziati dalla Regione Veneto, sono stati sprigionati sforzi finanziari destinati alla ricerca per più di 268 milioni. Adesso - conclude Marcato – mi piacerebbe vedere davvero quali altri territori italiani abbiano iniziative di supporto alle loro imprese con cifre altrettanto rilevanti».