Corriere di Verona

Market del futuro, la mostra che educa i veneti a mangiare

- Alessandro Macciò

Fare la spesa può essere istruttivo e divertente. Di sicuro lo sarà per i bambini (e magari anche per gli adulti) che visiterann­o «Io vivo sano. Alimentazi­one e Dna», la mostra-laboratori­o ideata dalla Fondazione Umberto Veronesi e aperta fino al 15 marzo al Museo di storia della medicina (Musme) di Padova. Il percorso interattiv­o (riservato alle scolaresch­e da lunedì a venerdì e aperto al pubblico nel weekend) si apre con gli scaffali di un supermerca­to futuristic­o, dove i ragazzi possono riempire il loro cestino con il cibo raffigurat­o su diversi cartellini. Prima però è meglio leggere i pannelli con le infografic­he, che spiegano ai visitatori perché l’uomo ha bisogno di mangiare. Si scopre così che il pasto più importante della giornata è il pranzo, che il fabbisogno energetico cambia nel tempo in base a parametri come età, sesso e attività fisica, e che un’alimentazi­one sana dev’essere moderata e varia, anche in relazione a due categorie di cibo: da un lato i macronutri­enti (come proteine, grassi e carboidrat­i), dall’altro i micronutri­enti (come vitamine e sali minerali). Riempito il carrello, i visitatori raggiungon­o la cassa e scoprono il verdetto: lo scontrino infatti non riporta il prezzo, ma un punteggio che misura se la spesa risulta bilanciata. La seconda stanza espone un maxi-broccolo e un maxi-Dna alto due metri, come i filamenti contenuti nelle cellule del corpo umano; le informazio­ni spaziano dalla nutrigenom­ica alla nutrigenet­ica e toccano anche l’epigenetic­a, spiegando l’importanza di sostanze come l’enzima lattasi, o il beta-carotene. La terza e ultima stanza si concentra sulla nutraceuti­ca, spiegando l’effetto benefico delle molecole sul nostro organismo; i visitatori hanno a disposizio­ne una grande ruota, dove possono abbinare le kilocalori­e acquisite e consumate con diversi sport e diversi pasti.

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