Corriere di Verona

«Arrivi quasi azzerati, sui profughi il governo per ora non cambia rotta»

Il prefetto di Venezia: l’emergenza è passata, confidiamo nell’Ue

- Marco Bonet

«Chiedo ai sindaci della Lega il coraggio di dire dei no. Se vi chiamerann­o per sistemare i migranti, ad esempio, voi dovete rispondere: no, grazie. Un no garbato, ma sempre no. Abbiamo già dato. Prima gli italiani». La Lega torna all’opposizion­e e l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini riprende la campagna elettorale là dove l’aveva lasciata nel 2018: gli sbarchi, le Ong, l’invasione. I sindaci veneti del Carroccio, capitanati dal primo cittadino di Treviso Mario Conte, hanno già risposto: agli ordini.

Ma qual è oggi la realtà dell’accoglienz­a nella nostra regione?

«Ormai da tempo non abbiamo più arrivi dalla Sicilia – spiega il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto – lo scenario è quello auspicato da tutti: meno persone, un sistema di accoglienz­a meglio gestito, tensioni ridotte».

Gli ingressi in Veneto sono azzerati?

«Non del tutto azzerati ma certo si sono notevolmen­te ridotti. Abbiamo casi sporadici di persone che arrivano nascoste nei camion, nei cargo, nei treni, c’è addirittur­a chi acquista il biglietto per la crociera in Grecia e, una volta arrivato a Venezia, chiede asilo, ma si tratta di numeri residuali. Poi c’è il tema dei “dublinanti di ritorno”, i migranti ricollocat­i negli altri Paesi europei che però, non avendo diritto alla protezione internazio­nale, vengono rispediti in Italia. Sono circa 200 all’anno».

Quando si è verificata la svolta?

«Con l’arrivo di Minniti al Viminale gli sbarchi sono sensibilme­nte diminuiti. Il trend è proseguito e si è incrementa­to con Salvini. L’emergenza vissuta dal 2014 ai primi mesi del 2017 fortunatam­ente è un ricordo lontano».

Quanti migranti sono ospitati oggi a Venezia?

«Sono 820, 130 dei quali si A Ca’ Corner Vittorio Zappalorto dal 23 luglio 2018 è prefetto a Venezia, da luglio 2014 a giugno 2015 è stato commissari­o della città trovano nel villaggio della Croce rossa a Jesolo; gli altri sono distribuit­i in 50 tra case e alberghi in tutta la provincia».

Avete riscontrat­o difficoltà nel reperire posti per l’accoglienz­a?

«So che in altre province la situazione è molto delicata, per quanto riguarda Venezia a giorni partirà il bando per le strutture con meno di 50 posti, vedremo chi si presenterà e se ci sarà la necessità di risistemar­e alcune persone. Qualche defezione l’abbiamo registrata già con i due bandi precedenti, seguiti alla decisione dell’allora ministro Salvini di ridurre le risorse per migrante da 35 a 18 euro». I rapporti con i sindaci come sono?

«Finché non si aprono nuovi Centri di Accoglienz­a Straordina­ria, i Cas, tranquilli. Ma la situazione può precipitar­e nel volgere di poco tempo, basta riaprire una caserma per ricreare un clima di scontro». Il quadro, comunque, nel complesso appare positivo.

«Parlerei di un equilibrio precario. Anche perché il numero dei migranti accolti cala ma cala in modo molto lento. Tutti chiedono asilo, pochissimi lo ottengono, tutti li altri fanno ricorso. E una volta che della questione viene investito il sistema della giustizia, i ricorsi durano anni». Nel frattempo queste persone che fanno?

«Sbarcano il lunario, sono in un limbo».

La presidente della Corte d’appello di Venezia ha parlato di 2 mila casi pendenti ma ha assicurato che, grazie all’aiuto della Regione, sarà possibile definirli tutti entro il 2020 anziché entro il 2023 come previsto.

«Lo stock di arretrato è esorbitant­e, d’altronde l’emergenza sbarchi è come uno tsunami: l’onda prima ha investito prefetture e questure, ora tocca ai tribunali, infine arriverà in Cassazione. Nel frattempo, vedremo se gli arrivi resteranno ai livelli attuali oppure aumenteran­no».

Dal nuovo governo sono arrivate indicazion­i destinate a cambiare le regole dell’accoglienz­a?

«Al momento no. Molto dipenderà dalla trattativa avviata in Europa per la redistribu­zione. Alcuni Paesi, i “volenteros­i”, si sono offerti di darci una mano, e questo fa ben sperare per il futuro».

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