«Agosto clou? In trent’anni è cambiato tutto»
«Parliamo del 30, JESOLO anche del 40 per cento di lavoro in più rispetto a un tempo». Il protrarsi della bella stagione rivoluziona il lavoro sulle spiagge. Ne sono una testimonianza i chioschi di Jesolo, che nel corso dei decenni oltre ad evolversi dal punto di vista dell’offerta hanno anche iniziato a sollevare le serrande prima e ad abbassarle più tardi: «Quando ho cominciato, quasi 30 anni fa, ad agosto c’era il picco del lavoro e già a partire dal 16 cominciavi a tirare i remi in barca. Ora non è più così, anzi. Le prime due settimane sono forse tra le più scariche» racconta Giorgio Soncin, dal 1992 titolare dello storico chiosco Rossini, fondato nel 1972. Il prolungamento del periodo d’attività è dovuto, secondo Soncin, a due fattori: «Da un lato vi sono i cambiamenti climatici, con bellissime giornate anche a settembre inoltrato, e dall’altro vi sono motivi economici – dice -. Intendo che molti turisti, sia italiani che stranieri, scelgono mesi come giugno o settembre per le vacanze per evitare la ressa e per spendere un po’ meno, inoltre molte fabbriche non concentrano più le ferie ad agosto ma le spalmano su un periodo più lungo». E così si lavora di più. «Nel ‘92 cominciavamo a maggio ed eravamo in 2, nel weekend in 3 o 4 – conclude l’imprenditore -. Ora siamo in 5 dall’inizio alla fine, senza considerare che ormai i chioschi sono punto di riferimento dalla colazione all’aperitivo serale».