Corriere di Verona

«Agosto clou? In trent’anni è cambiato tutto»

- Andrea Rossi Tonon © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Parliamo del 30, JESOLO anche del 40 per cento di lavoro in più rispetto a un tempo». Il protrarsi della bella stagione rivoluzion­a il lavoro sulle spiagge. Ne sono una testimonia­nza i chioschi di Jesolo, che nel corso dei decenni oltre ad evolversi dal punto di vista dell’offerta hanno anche iniziato a sollevare le serrande prima e ad abbassarle più tardi: «Quando ho cominciato, quasi 30 anni fa, ad agosto c’era il picco del lavoro e già a partire dal 16 cominciavi a tirare i remi in barca. Ora non è più così, anzi. Le prime due settimane sono forse tra le più scariche» racconta Giorgio Soncin, dal 1992 titolare dello storico chiosco Rossini, fondato nel 1972. Il prolungame­nto del periodo d’attività è dovuto, secondo Soncin, a due fattori: «Da un lato vi sono i cambiament­i climatici, con bellissime giornate anche a settembre inoltrato, e dall’altro vi sono motivi economici – dice -. Intendo che molti turisti, sia italiani che stranieri, scelgono mesi come giugno o settembre per le vacanze per evitare la ressa e per spendere un po’ meno, inoltre molte fabbriche non concentran­o più le ferie ad agosto ma le spalmano su un periodo più lungo». E così si lavora di più. «Nel ‘92 cominciava­mo a maggio ed eravamo in 2, nel weekend in 3 o 4 – conclude l’imprendito­re -. Ora siamo in 5 dall’inizio alla fine, senza considerar­e che ormai i chioschi sono punto di riferiment­o dalla colazione all’aperitivo serale».

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