Stefanel, c’è l’amministrazione straordinaria
Stefanel non sarà dichiarata fallita TREVISO anche se, per quello che resterà nel territorio d’origine a Ponte di Piave, non sarà mai più quella di un tempo. Il Tribunale delle imprese di Venezia ha emesso ieri il decreto con cui ammette la società alla procedura di amministrazione straordinaria, formula che discende da una legge del 1999 dell’allora governo Prodi, attraverso la quale imprese al di sopra di una certa dimensione possono evitare il default, a fronte di particolari requisiti fra cui un piano industriale adeguato, e continuare ad operare nello stesso ambito. Per ottenere il via libera sono stati necessari una dichiarazione di stato d’insolvenza e, soprattutto, una relazione di un commissario giudiziale in base alla quale il Ministero dello Sviluppo economico ha potuto dare il nulla osta alla amministrazione straordinaria. Negli ultimi due anni Stefanel aveva chiesto per due volte l’ammissione al concordato preventivo mentre il controllo era passato ai fondi Attestor-Oxy. Nel frattempo la sede legale è stata spostata a Milano e nel Trevigiano rimarrà probabilmente non più di un presidio con mansioni marginali rispetto al core business. Ora il decreto del Tribunale è stato inviato al ministero dello Sviluppo economico a cui spetterà individuare i commissari.