I giallorossi e il Nord «Niente preconcetti ma temiamo la frattura»
In fondo al cuore, i «giallorossi» non li hanno convinti. Le rassicurazioni sul cuneo fiscale da tagliare e l’Iva da non aumentare «per ora sono solo promesse» e il timore evocato nei giorni scorsi dall’Ad di Intesa Carlo Messina, di un esecutivo che governi «contro» il Nord produttivo, trova eco negli industriali vicentini. Anche se nella platea dell’assemblea di Confindustria, al solito, c’è molto pragmatismo: «Aspettiamo e vediamo, prima di giudicare» si ribadisce.
Nel capannone di Valdagno interno alla Marzotto, con il pavimento in cemento e il tetto a shed a ricordare a tutti che qui la manifattura è cosa viva e reale, l’industriale edile Luigi Schiavo non nasconde qualche critica. «Questo governo ha una caratteristica unica, è esclusivamente di una parte del Paese – osserva –; sono amareggiato, non c’è quasi nessun componente del settentrione. Poi, per carità, aspettiamo a giudicare e magari faranno meglio di chi c’era prima». L’ad di Schiavo Srl approva «le rassicurazioni che hanno dato. Faccio notare però che la promessa di non alzare le tasse l’hanno fatta tutti negli ultimi vent’anni, poi non ce n’è stato uno che l’abbia mantenuta».
Diego Caron, numero uno della bassanese Caron A&D (metalmeccanica), precisa di «non credere ci sia un governo contro il nord o contro il sud: se lo fa, non è un governo. Quello che è importante è che l’esecutivo si metta in testa di darsi da fare per il sistema e le imprese, che da gennaio a settembre lavorano per pagare le tasse. Poi, io non sono molto d’accordo sul metodo, forse era meglio andare a votare».
Butta acqua sul fuoco Giuseppe Fortuna, presidente del raggruppamento Ovest Vicentino e Ad di Valfer: «In questo momento certe divisioni fra Montecchi e Capuleti non servono. Quel che serve è una forte condivisione: il nostro Paese mostra segni di debolezza e allora dobbiamo resta
re uniti e chiedere al governo azioni concrete, significative e complessive». Prudente anche Alberto Favero, direttore generale di Baxi Spa: «Il governo è appena nato, aspettiamo. Quello che mi auguro piuttosto è che i temi economici siano in agenda: nell’ultimo anno erano scomparsi. Le prime uscite sul cuneo fiscale e l’Iva sono senz’altro interessanti: temo però che non ci riusciranno. Ma proviamo a dare un po’ di fiducia, in fondo il Pd al governo aveva portato avanti qualche proposta interessante».
Per Andrea Visentin (Mevis Spa) «non vanno ignorati i segnali forti che arrivano dal territorio, ogni governo deve tenerne conto. Però evitiamo le posizioni preconcette, a partire dal “governo del Sud”. Non voglio entrare nello schieramento di chi porta i forconi: c’è un esecutivo con molte persone nuove e questa è una buona notizia. Vedremo l’effettiva capacità che avranno di governare il Paese». Secondo Renzo Ronzani, alla guida della Sicon di Isola Vicentina, «l’impressione che sia un governo “contro” una certa parte del Paese c’è. Ma dobbiamo essere cauti e vedere l’operato effettivo. Per me, come prima cosa l’esecutivo deve impegnarsi a far rimanere i talenti italiani qui. Voglio essere fiducioso sulle promesse che hanno già fatto: del resto, un aumento dell’Iva avrebbe un impatto negativo enorme». Secondo Giacomo Camerra, numero uno della Berica Cavi di Sarego, «per i pro e i contro serve ancora tempo. Quel che temo è una frattura, uno stop nel dialogo fra le Regioni del Nord e governo. Quanto alle promesse di non aumentare le tasse, speriamo sia vero: però avranno bisogno di fondi per mantenere misure come il reddito di cittadinanza. Da qualche parte li dovranno trovare».
Mirko Bragagnolo, presidente del comitato Piccola Industria e numero uno di Mach-Trade, si dice «allineato con quanto ha espresso l’Ad di Intesa. È vero che l’economia delle regioni del Nord è il motore dell’Italia: ci aspettiamo collaborazione. Allo stesso tempo siamo di fronte a un esecutivo che ha appena avuto i natali: la nostra aspettativa, da imprenditori, è che presentino un piano lungimirante e di lungo periodo».
Luigi Schiavo Questo esecutivo è esclusivamente di una parte del Paese, sono amareggiato
Alberto Favero Proviamo a dare un po’ di fiducia, le prime uscite su Iva e cuneo fiscale sono senz’altro interessanti