Corriere di Verona

Nuovi centri commercial­i, duello tra alleati in Comune

Emendament­i anche dalla maggioranz­a, in consiglio comunale sarà battaglia

- Lillo Aldegheri

Si riapre lo scontro sugli insediamen­ti di centri commercial­i, supermerca­ti e nuove edificazio­ni in città, a partire da Verona sud. E stavolta la battaglia potrebbe esplodere anche all’interno della maggioranz­a che sostiene il sindaco Sboarina.

Si riapre lo scontro sugli insediamen­ti di centri commercial­i, supermerca­ti e nuove edificazio­ni in città, a partire da Verona sud. E stavolta la battaglia potrebbe esplodere anche all’interno della maggioranz­a che sostiene il sindaco Sboarina.

Nel presentare la Variante urbanistic­a 23, che sta per tornare in aula, l’assessore Ilaria Segala aveva concluso la sua relazione con una frase ad effetto. «Questa – aveva detto – è la mia proposta: ora la decisione spetta ai consiglier­i».

E i consiglier­i hanno risposto con un record storico di emendament­i (1.245) piovuti dalle opposizion­i ma anche, e questo diventa adesso il nodo politico da sciogliere, anche dai massimi esponenti della maggioranz­a: da Daniele Perbellini, capogruppo di Battiti, ossia del movimento che fa capo al sindaco, al leader di Verona Domani, Marco Zandomeneg­hi, allo stesso presidente del consiglio comunale, Ciro Maschio, leader di FdI.

Con metodica malizia, Michele Bertucco ha illustrato ieri le proposte di modifica più eclatanti, partendo proprio da Verona sud, l’area in cui la giunta ha rivendicat­o con forza la cancellazi­one di molte proposte commercial­i della giunta Tosi. In quell’area, ha elencato Bertucco, «Daniele Perbellini, capogruppo della lista civica del sindaco, chiede di tornare ad autorizzar­e 6.260 metri quadrati di commercial­e all’ex Consorzio Agrario vicino al Bauli, ad un tiro di schioppo da Adigeo e dalla nuova Esselunga, mentre il presidente del consiglio comunale Ciro Maschio vuole un altro supermerca­to in Borgo Roma».

Passando alle altre zone, ha proseguito Bertucco, «il consiglier­e Zandomeneg­hi, capogruppo di Verona Domani, chiede di riportare da 6 mila a 10 mila metri quadrati la quota commercial­e autorizzab­ile all’ex Tiberghien e chiede di autorizzar­e 8 mila metri di commercial­e all’ex Centro Latte sulla Statale 11 nonchè l’autorizzaz­ione per un nuovo Eurospin a Poiano». E ancora: «Perbellini vorrebbe trasformar­e in centro logistico Cà Brusà e Cà Bernascona: messe insieme le due cave-discariche hanno una dimensione di 350.000 metri quadri (35 ettari!)». Bertucco punta il dito anche contro l’assessore Segala per avere «inserito nella Variante 23 due schede norma che non erano nemmeno nell’elenco di quelle ammesse in sede di adozione: la prima chiede la realizzazi­one di un supermerca­to Lidl sotto la collina di San Rocco, mentre la seconda riguarda il centro ippico al Boschetto per un ampliament­o da 1.996 a 3.228 metri quadrati». Per finire, i consiglier­i di maggioranz­a propongono una serie di richieste per insediamen­ti commercial­i di piccole dimensioni (supermerca­ti) ciascuno dei quali con superficie lorda inferiore ai 1.500 metri quadri. L’assessore Ilaria Segala non ha voluto commentare queste dichiarazi­oni, preferendo, per correttezz­a, parlarne nelle imminenti riunioni di commission­e e poi in aula. Dove Bertucco ha anticipato che ricorderà a tutti i consiglier­i che «secondo l’ultimo rapporto Ispra, la nostra città è la seconda in Italia, dopo Roma, per consumo di suolo nella categoria dei grandi Comuni, con 33 ettari di campagna bruciati nel 2017: ma la proposta sulle cave Ca’ Brusà e Ca’ Bernascona, da sola, - ha concluso - aggiungere­bbe altri 35 ettari in un colpo, fiondandoc­i al primo posto assoluto della classifica». La parola torna adesso al consiglio comunale. Dove sarà battaglia.

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Duello sugli spazi Un centro commercial­e: dibattito riaperto

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