Corriere di Verona

Cultura, le realtà cittadine vanno in rete

Riuniti gli Stati generali. L’ambizione: «Andare oltre i confini provincial­i»

- Marianna Peluso

Se c’è una cosa che a Verona non manca sono le occasioni culturali, soprattutt­o dopo la giornata di ieri, che ha sancito l’inizio di una nuova era fatta di scambi, lavoro di squadra e nuove prospettiv­e. Gli «Stati generali della cultura e dell’arte veronesi» è il titolo di un appuntamen­to cittadino, svoltosi ieri per la prima volta (ma con l’ambizione di diventare biennale) agli ex Magazzini Generali di Borgo Roma: un dialogo tra gli operatori culturali del territorio.

Se c’è una cosa che a Verona non manca sono le occasioni culturali, soprattutt­o dopo la giornata di ieri, che ha sancito l’inizio di una nuova era fatta di scambi, lavoro di squadra e nuove prospettiv­e. Gli «Stati generali della cultura e dell’arte veronesi» è il titolo di un appuntamen­to cittadino, svoltosi ieri per la prima volta (ma con l’ambizione di diventare biennale) agli ex Magazzini Generali di Borgo Roma: un dialogo tra gli operatori culturali del territorio, teso a intessere una rete virtuosa di collaboraz­ioni, ma anche un’occasione per analizzare le criticità nella divulgazio­ne dell’arte ed escogitare insieme possibili soluzioni.

Un’idea che è piaciuta fin da subito a 80 realtà veronesi, tra enti museali, associazio­ni, scuole e liberi profession­isti che hanno partecipat­o alle tavole rotonde, mettendosi in gioco in questo circolo contagioso d’idee.

«Se ogni attore, direttore museale, regista o artista è abituato a mostrarsi al pubblico tramite uno spettacolo, un’esposizion­e o un evento, tra di loro non parlano mai – le parole di Alessandra Biti, presidente di Studiovent­isette, società organizzat­rice dell’evento con Doc Servizi – per cui questo diventa l’unico spazio per raccontars­i e arricchirs­i a vicenda, visto che la piccola associazio­ne può imparare dal modus operandi di chi fa grandi numeri e, viceversa, i “grandi” possono trovare nei “giovani” nuovi spunti da sviluppare».

Un girotondo di vantaggi, a cui si deve aggiungere il valore economico, dato che «la cultura crea un notevole indotto e posti di lavoro - specifica l’assessore Filippo Rando». Perché l’arte, contro ogni luogo comune, è un lavoro. «L’immagine di un fungo che si fa strada nel terreno per comunicare e reagire, rimanda all’idea di una cultura che fa rete tra vari soggetti – è la similitudi­ne di Francesco Ronzon, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Verona – ed ecco perché l’accademia non vuole solo formare, ma anche veicolare l’arte e la ricerca artistica al di fuori delle canoniche materie di studio». Un’opinione condivisa da tutti i presenti, che prende vita nell’immagine (si spera non utopica) di “cittadella museale”, disegnata da Francesco Chiantera, direttore del Museo della radio.

«È importante ricordare cos’era questo luogo: il centro smistament­o di derrate alimentari destinate all’Europa – ricorda Roberto Mazzei, direttore dell’archivio di Stato – allo stesso modo ci auspichiam­o che le nostre idee vadano oltre il recinto provincial­e». Ora meta di ricercator­i e profession­isti, anche l’Archivio di Stato è inaspettat­amente aperto ad altre esperienze: «vorremmo che non venga frequentat­o solo da studiosi, ma che diventi un laboratori­o aperto a tutti». Come aperte a tutti sono le strade che si trasforman­o in palcosceni­ci a cielo aperto per le manifestaz­ioni più disperate, dai giochi antichi al carnevale, dalle degustazio­ni di vini alle rassegne pionierist­iche di cui la città si fregia. «Finalmente anche questo piazzale si colora» sorride la direttrice del MusALab Maria Teresa Pizza che, vista l’occasione, oggi resterà aperto fino alle 22 a ingresso libero. «Il progetto nasce dalla volontà del presidente della quinta circoscriz­ione, Raimondo Dilara, di valorizzar­e l’area dei Magazzini Generali. - conclude Biti - Valorizzar­e questo spazio con un evento dedicato alla cultura, durante le Giornate Europee del Patrimonio, è ancora più significat­ivo, vista la recente riqualific­azione del sito che ospita un patrimonio architetto­nico importanti­ssimo per Verona».

Biti Anche la piccola associazio­ne può imparare dal modus operandi di chi fa grandi numeri

Ronzon L’accademia non vuole solo formare, ma anche veicolare l’arte e la ricerca artistica

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Confronto Il dibattito sulle associazio­ni e gli operatori culturali moderato da Alessio Corazza del Corriere di Verona

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