Corriere di Verona

Amrabat, che grinta

- di Lorenzo Fabiano

6 Silvestri Festeggia la cinquantes­ima in maglia gialloblù su un palcosceni­co di alto prestigio. Non può far nulla sul tiro di Ramsey deviato da Gunter, né tantomeno sul rigore di Ronaldo.

6 Rrahmani Forza e vigore, arremba senza esitazioni. Anche a Torino conferma ciò che di buono ha fatto vedere in questo primo scorcio di stagione.

6,5 Kumbulla A 19 anni ha l’autorità e la calma olimpica di un senatore. Elegante, ma se serve non disdegna le maniere forti. Rimedia il rosso nel recupero.

5 Gunter È sfortunato sulla deviazione che sul tiro di Ramsey mette fuori causa Silvestri; in avvio di ripresa insegue Cuadrado e lo stende da tergo. Secondo rigore provocato in una settimana. La sua è una serataccia.

6,5 Faraoni Ha il passo del quattrocen­tista, si fa la corsia di destra su e giù a stantuffo. Energia allo stato puro.

7 Amrabat Sguaina la scimitarra e la brandisce sfidando tutti a duello. Il suo calcio non è tuttavia solo agonismo, ma molto di più. Si spreme fino all’ultimo. Prezioso, è l’innesto ideale per le idee di Juric.

7,5 Veloso Il suo sinistro che s’insacca nel sette di Buffon è un Eurogol. Secondo centro stagionale per lui. In mezzo al campo offre personalit­à e geometria.

6 Lazovic A sinistra gioca un match prudente pensando soprattutt­o a limitare un cliente come Cuadrado; sale nel finale, Buffon poi gli nega il pareggio da par suo.

5,5 Verre È il secondo incursore del Verona, ma non ha gli strappi del compare Zaccagni. Alla fine lascia il posto a Pessina.

6 Pessina Qualità in evidenza, il ragazzo ha talento.

6,5 Zaccagni Il suo calcio è verticale. Nel primo tempo ribadisce sulla traversa la carambola sul rigore di Di Carmine; offre alla platea spunti di classe pura. Quando va in riserva, Juric lo richiama.

6 Tutino Gamba e ardore: in altre partite troverà più spazio.

5,5 Di Carmine A 31 anni (li compirà tra una settimana) è alla sua prima da titolare in serie A: ha la chance per battezzarl­a col gol, ma il suo tiro dal dischetto centra il palo. Sfiora il pari nella ripresa, quando il suo sinistro si stampa sul fondoschie­na di Bonucci.

7 Juric Linea alta, ranghi stretti, pressione a tutto campo, rapida circolazio­ne di palla e la baionetta tra i denti sono il suo verbo. La squadra lo applica alla lettera e nel primo tempo asfissia la Juventus mettendola in palese difficoltà. La gara la decide la leggerezza di Gunter su Cuadrado, ma il suo Verona un pareggio se lo sarebbe meritato tutto.

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