Asco Holding, round ai Comuni Il Tar respinge i ricorsi di Plavisgas
Niente esclusione dalla società. Ma restano i nodi riassetto ed Opa
Asco Holding, il Tar stavolta dà ragione ai Comuni, allentando i rischi legati alle esclusioni dettate dai termini della riforma Madia. Pur se in prospettiva, nel braccio di ferro con i soci privati di Plavisgas, resta in piedi la causa civile davanti al tribunale delle imprese di Venezia per l’esclusione dei Comuni leghisti dalla società. E soprattutto il riassetto organizzativo della Holding per rispondere alla sentenza del Consiglio di Stato, con i rischi legati alle regole legate al cambio di controllo e alla necessità di lanciare un’Opa.
La novità ulteriore rispetto all’assetto della Holding con cui i Comuni trevigiani detengono la quota di controllo di Ascopiave è giunta ieri con la pubblicazione della sentenza con cui il Tar del Veneto ha dichiarato improcedibile il ricorso dei soci privati di Plavisgas contro le delibere dei Comuni di Villorba, Volpago del Montello e Nervesa della Battaglia. Quelle con cui i municipi avevano corretto le delibere di razionalizzazione rispetto alla partecipazione in Asco Holding, dopo che il Tar aveva bocciato il progetto di fusione Asco Holding-Asco Tlc per rispettare la legge Madia. Il Tar ha stoppato il ricorso ritenendolo improcedibile per carenza d’interesse, perché Plavisgas ha impugnato solo la prima e non tutte le delibere di revisione della ricognizione dei Comuni. Delibere prese oltretutto dopo il termine del 30 settembre 2018, che secondo Plavisgas, rappresentava una sorta di termine ultimo per applicare la Madia.
Il Tar invece conclude che quello valga solo in caso d’inerzia e sia invece solo il termine per chi avesse deciso di vendere le azioni delle società controllate e che non determini la cessazione del rapporto sociale.
La sentenza certo è un punto a favore dei Comuni, anche come argomento da far valere rispetto al giudizio davanti al Tribunale delle Imprese di Venezia. Pur se secondo Plavisgas la partita dell’esclusione rimane aperta, perché altri giudici hanno preso decisioni differenti. E resta comunque la questione del cambio di assetto da prendere in Asco Holding, per passare alla società a controllo pubblico, che dovrebbe passare per l’introduzione di un’organo o un’assemblea speciale, secondo lo schema passato attraverso le delibere dei Comuni. «Plavisgas resta ora in fiduciosa attesa di vedere queste nuove delibere attuate - dice il presidente di Plavisgas, Oscar Marchetto posto che a distanza di un anno esse non hanno trovato il benché minimo principio di attuazione né da parte dei comuni né da parte della società».