Hellas, test Cagliari Il segreto gialloblù sta nella difesa
Il reparto arretrato gialloblù ha subito in questo scorcio di campionato solo 4 gol
La difesa dell’Hellas alla prova del Cagliari. Ossia, di una squadra che veleggia in bellezza, in una Serie A che la vede vincente da tre partite consecutive, l’ultima di queste con il Napoli, al San Paolo, a frenare le ambizioni degli uomini di Carletto Ancelotti. Immaginabile è il clima che il Verona troverà alla Sardegna Arena, domenica. La formazione guidata da Rolando Maran ha rifilato tre gol al Parma e altri tre al Genoa. Poi, il successo di mercoledì sera.
Per arginare una fase offensiva munitissima, esaltate dalle giocate di Joao Pedro e Giovanni Simeone, innescata dal movimento di Nandez, Castro e Rog, servirà che l’Hellas ripeta, e persino migliori, quel che ha saputo fare con il Milan e la Juventus.
Con l’ultima partita interna al Bentegodi contro l’Udinese, il Verona ha ribadito di essere, soprattutto nel reparto arretrato, tra le squadre più solide della massima serie. Il numero dei gol subiti rimane molto basso: sono quattro, in totale, e di questi due sono arrivati su calcio di rigore, mentre uno è stato determinato da una deviazione jellata (quella di Gunter sul tiro di Ramsey che ha consentito alla Juventus di pareggiare all’Allianz Stadium).
Rischia poco, l’Hellas, e poco concede agli avversari, che la porta gialloblù la vedono davvero con molta fatica. Amir Rrhamani non ha sbagliato una sola gara, rivelandosi a questo punto del campionato un acquisto azzeccatissimo. In assenza di Salvatore Bocchetti, infortunato, Koray Gunter ha dovuto gioco forza adattarsi al ruolo di centrale di sinistra, cosa che non lo ha agevolato, anzi, esponendolo a qualche errore, come con la Juventus, in occasione dell’intervento da rigore commesso su Cuadrado. Il tedesco, tuttavia, non manca di dedizione, anzi, e la linea a tre regge bene.
Ivan Juric, nello zero a zero con l’Udinese, ha riproposto Pawel Dawidowicz. Il polacco era out dalla serata della partita con il Bologna, alla prima di campionato, quando fu espulso, al 15esimo, per un intervento sull’attaccante rossoblù Orsolini che consegnò il penalty alla squadra di Sinisa Mihajlovic, poi trasformato da Sansone.
Dawidowicz ha ricominciato dalla panchina, ha atteso una nuova opportunità e l’ha saputa sfruttare al meglio. Martedì è stato tra i giocatori migliori, nel Verona. A Cagliari torna a disposizione Marash Kumbulla, fuori per squalifica con l’Udinese.
Ecco che Juric si trova con un numero più ampio e accreditato di alternative. Per il duello con gli assaltatori sardi Kumbulla ci sarà di certo, idem dicasi per Rrahmani. Dawidowicz, per natura, sa giostrare sul centro sinistra più di quanto sia per Gunter: cambio in vista, anche per far tirare il fiato all’ex genoano? L’idea c’è, da valutare con attenzione nei prossimi allenamenti. Sempre tenendo presente un aspetto: ovvero, che l’Hellas è a forgiato nel ferro in difesa anche perché è ben organizzato in ogni settore del campo.
La corsa intelligente di Sofyan Amrabat, la copertura data da Miguel Veloso, il sostegno dei “pistoni” in fascia e dei trequartisti, il gran lavoro della prima punta (che sia, com’è stato finora, Stepinski, Di Carmine o Tutino) sono i segreti per non prenderle. Al solito, il motto del Verona di Juric rimanda ai moschettieri di Dumas: «Uno per tutti, tutti per uno».
Il neo acquisto
Amir Rrhamani non ha sbagliato una sola gara, rivelandosi un acquisto azzeccatissimo
Le scelte
A completare la linea difensiva ci potrebbero essere Kumbulla e Dawidowicz