Visse tra gli artisti, muore nell’incendio di casa sua
Colognola ai Colli, le fiamme partite di notte da una lampada. La moglie in ospedale
Il fotografo italo-tedesco di 76 anni Umberto Menzinger è morto nell’incendio della sua casa COLOGNOLA AI COLLI a Colognola ai Colli, scoppiato la scorsa notte. Aveva abitato per molti anni negli Stati Uniti, anche al Chelsea Hotel di New York, con la moglie, ora ricoverata in ospedale.
«Era una persona riservata, ma molto piacevole. Era amico di mio marito e spesso era ospite da noi. Dopo essere stato in America, era tornato da qualche anno a vivere qui con sua moglie, una musicista punk rock di origine tedesca. Diceva a mio marito che era felice di essere tornato, perché qui aveva un amico vicino». A parlare è una vicina di casa di Umberto Menzinger, fotografo italo tedesco di 76 anni che, nella notte fra mercoledì e giovedì, è morto durante l’incendio che è divampato nella sua villa a San Vittore, frazione di Colognola ai Colli, nell’Est Veronese.
Le cause e la dinamica dell’incendio sono al momento in fase di accertamento da parte degli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, intervenuti con 17 persone in via Umberto I, sulla strada provinciale 37 che porta a Soave, le fiamme sarebbero divampate poco prima delle 3. A causarle sarebbe stata una lampada presente nella camera da letto ai piani superiori della casa rurale dove c’era un letto a baldacchino che avrebbe preso fuoco. In breve tempo, le fiamme hanno quindi raggiunto anche il tetto in legno dell’abitazione. I pompieri si sono messi immediatamente al lavoro per domare l’incendio ed evitare che si propagasse in tutto l’edificio. E proprio durante le operazioni di spegnimento, hanno, purtroppo, rinvenuto, all’interno della casa, il corpo senza vita di Menzinger. Sempre secondo una prima ricostruzione, una volta scoppiato l’incendio, l’uomo avrebbe svegliato la moglie per metterla in salvo facendola uscire dalla villa che stava bruciando. Sarebbe quindi rimasto nell’abitazione, forse per cercare di spegnere il fuoco, rimanendo però soffocato. Sul posto, sono intervenuti i soccorritori del Suem 118, con un’automedica e un’ambulanza, e hanno provato a lungo a rianimare la vittima, ma per Menzinger non c’è stato nulla da fare. Nel frattempo, la moglie è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di San Bonifacio. Sul luogo dell’incendio erano presenti anche i carabinieri per accertamenti. Le operazioni di messa in sicurezza dell’edificio da parte dei vigili del fuoco sono durate fino al primo pomeriggio. «Alle 4.30 circa ho sentito dei rumori e mi sono svegliata: ho visto il fuoco e i pompieri in azione - prosegue la vicina di casa di Menzinger che conclude: Qualcuno avrebbe sentito la moglie chiamare aiuto; speriamo si riprenda in fretta. Sono davvero triste e dispiaciuta per quanto accaduto».
Durante il loro soggiorno americano, Umberto Menzinger e la moglie, la cantante Schizo, avevano vissuto anche al Chelsea Hotel, storico albergo di New York sulla 23esima strada che ha ospitato numerosi musicisti, artisti e scrittori, fra cui Bob Dylan, Leonard Cohen, Patti Smith, Andy Warhol e Arthur Miller. Su internet, è presente una foto scattata dal celebre fotografo Elliott Erwitt per l’agenzia Magnum che li ritrae, nel maggio del 1987, nel loro appartamento, il numero 714, dove vivevano già da un anno. Nella didascalia, il fotografo viene indicato come «Umberto Menzinger von Preussenthal». Menzinger e la moglie sono stati inoltre menzionati in un articolo del New York Times sugli inquilini del Chelsea Hotel.