Corriere di Verona

Licei vicini al centro e un polo per riunire gli istituti tecnici

- Davide Orsato

Mettere ordine, una volta per tutte, nella «geografia scolastica» cittadina. L’impresa è quantomeno ardua, dato che si tratta di maneggiare un patrimonio edilizio che si accumulato, decennio dopo decennio, «stratifica­ndosi» tra edifici storici, succursali costruite in periferia negli anni ’60, e continui aggiustame­nti a seconda degli istituti che crescono e che calano. Anche quest’anno in alcune scuole si è fatto fatica a trovare spazio per tutti gli studenti, dato che il calo demografic­o, al momento, riguarda solo le elementari mentre le superiori hanno visto un aumento di circa 200 alunni in tutta la provincia.

Ora c’è un indirizzo preciso: una «quadra» che è stata trovata dalla Provincia, ente al quale è in capo l’edilizia scolastica per le superiori e dal Provvedito­rato, con il consenso del Comune. Una rivoluzion­e che, gradualmen­te, «sposterà» la gran parte dei licei in una zona ben precisa (quella tra piazza Cittadella e il Tribunale) e gli istituti tecnici e profession­ali verso il «polo tecnologic­o» di piazzale Romano Guardini (nelle vicinanze della stazione di Porta Nuova). «La scelta di avere scuole omogenee vicine tra di loro aiuteranno a essere più efficienti nel trasporto scolastico e in altri servizi, tra cui quello della mensa, se in futuro potrà essere previsto», assicura il consiglier­e provincial­e con delega all’Istruzione David Di Michele.

La realizzazi­one dei poli comincerà ufficialme­nte a partire dall’anno scolastico prossimo. Non è ancora dato a sapere, però, se a settembre 2020, ci sarà il trasloco più importante: quello dell’istituto tecnico Ferraris, da sempre in via del Pontiere, negli spazi dell’ex profession­ale Fermi (con cui si è fuso anni fa) di piazzale Guardini. Al posto del Ferraris arriverà il Liceo Artistico, che si trova in quella zona (via dalle Coste e, in parte, con qualche aula, al Fermi), mentre nell’area «tecnologic­a» sarà trasferito anche il profession­ale Giorgi di Veronetta.

Non è tutto: ispirandos­i alla formula (vincente, a giudicare dalla iscrizioni), già testata col Copernico - Pasoli (liceo e istituto di Verona Est che conta tra gli iscritti molti residenti fuori dal capoluogo) arriverà una scuola per la zona Nord-Ovest. Sarà rappresent­ata dall’istituto Marco Polo, la cui sede principale è in via Moschini, zona Ponte Pietra. L’idea è di utilizzare l’edificio che si trova in via Ca’ di Cozzi (già sede di diverse scuole) per farne un’ampia succursale. Dal Saval «migrerà» l’alberghier­o Berti, dato che, dopo il calo di iscrizioni degli ultimi due anni, sarà sufficient­e la sede principale a Chievo.

Fuori Verona, la Provincia sta studiando due «campus», a Villafranc­a e a San Bonifacio: nell’ultimo caso potrebbero arrivare nuovi edifici scolastici, per lo studio di fattibilit­à occorrerà attendere il 2020. Proseguira­nno, inoltre, anche i lavori di messa in sicurezza: a ottobre saranno stanziati due milioni per l’analisi della vulnerabil­ità sismica di alcuni edifici scolastici. Impegnati, inoltre, 3,3 milioni per il restauro degli intonaci al liceo Fracastoro e al Marco Polo.

 ??  ?? Il grande trasloco L’istituto Galileo Ferraris di via del Pontiere dovrebbe trasferirs­i nel «polo tecnologic­o» di piazzale Guardini (nella foto) a partire da settembre 2020
Il grande trasloco L’istituto Galileo Ferraris di via del Pontiere dovrebbe trasferirs­i nel «polo tecnologic­o» di piazzale Guardini (nella foto) a partire da settembre 2020

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